Meritatamente sconfitta e giustamente contestata, la Bermè Viola Reggio Calabria subisce un pesantissimo 62 – 81 da Latina. Neroarancio con scarsa voglia e poca grinta, i fischi che hanno accompagnato la squadra di casa sotto il al tunnel a fine partita certificano una serata davvero nera.
POCHE IDEE- Viola che schiera nel quintetto di partenza Mordente, Rullo, Crosariol, Brackins e Spinelli. Il Latina di coach Gramenzi replica con Tagliabue, Veccia, Mosley, Mei ed Uglietti. I laziali appaiono subito cinici, non sprecando davvero nulla. La Viola, dal canto suo, fa capire subito di non essere scesa sul parquet, lasciando l’inerzia del gioco agli avversari. Il primo quarto, si chiude sul +9 per gli ospiti (14-23). Nel secondo quarto, nelle fila reggine entra Lupusor, ma la musica non cambia e sotto canestro Lattina detta legge. Benedetto getta nella mischia anche Costa, le idee continuano ad essere poche e confuse, anche se i neroarancio riescono ad infiammare il pubblico con una bella combinazione volante: Crosariol riceve una palla lunga da Spinelli ed al volo passa a Lupusor, che da sotto canestro non sbaglia. Nonostante le difficoltà , i locali riescono a rifarsi sotto, chiudendo metà gara sul 34-35.
L’ILLUSIONE DURA POCO- L’avvio del terzo quarto sembra benaugurante. La Viola appare più attenta in difesa,  Lupusor sotto canestro fa valere i suoi centimetri e riporta finalmente avanti i suoi (38 – 37). Il quintetto laziale allunga nuovamente con la “bomba” di Mei, andando sul +3, ma i neroarancio trovano una nuova rimonta, portandosi sul 46-41. Da lì in poi il nuovo black out, che consente a Latina di chiudere la terza frazione sul 51-58.
TRACOLLO FINALE- Nell’ultimo periodo, i laziali prendono il largo con i canestri di Tavernelli e la schiacciata di Mosley, il tabellone segna l’impietoso -11 per la Viola. La reazione di Mordente e compagni non c’è, l’aumentare del vantaggio ospite (55-69) porta i primi fischi del PalaCalafiore. Si spengono anche le ultime speranze, Mosley ridicolizza la difesa neroarancio ed a due minuti dalla sirena Latina trova il 61-73 che di fatto suona come una sentenza. Finisce con il roster di Gramenzi che dilaga, chiudendo addirittura con 19 puntui di vantaggio (62-81).
Viola a testa bassa, tanti invece gli applausi per un Latina che ha vinto e convito. L’assenza di Freeman di certo pesa, ma non giustifica la prova dei neroarancio: continuando su questa strada, i sogni di gloria rischiano di tramutarsi in autentici incubi…
Giuseppe Princi
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