11 gennaio 1914. Sessantuno impiegati pubblici fondano l’Unione Sportiva Reggio Calabria, probabilmente senza neanche rendersi conto, in quel preciso istante, del meraviglioso sogno che stanno per regalare ad intere generazioni. 11 gennaio 1914. Nasce da lì il simbolo di nonni, padri, figli. 11 gennaio 1914. E’ il primo battito, di un cuore che di battere non ha smesso mai. E’ la prima emozione, di un sentimento andato oltre ogni categoria. 11 gennaio 1914, è nata la REGGINA.
Storia, tradizione, simbolo, senso di appartenenza. Se da queste parti avete letto e riletto tali concetti fino allo sfinimento, è perché ci abbiamo sempre creduto davvero. Non li consideriamo paroloni da gettare nel vento del populismo o della demagogia, ma bensì valori che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni come il più fedele degli amici. Valori che oggi come non mai, appaiono ai nostri occhi come acqua nel deserto. Valori di cui c’è un assoluto bisogno. Perché possono cambiare scenari, tempi e categorie, ma il nostro è e rimarrà sempre un calcio romantico. Il nostro calcio, è il calcio della gente, è il calcio del popolo.
Ecco perché, non poteva certo passare in sordina la richiesta fatta ieri  dal fraterno amico Alfredo Auspici, nel corso di Tutti Figli di Pianca. “Vorremmo che la Reggio Calabria indossasse il prossimo 11 gennaio la prima, storica maglia già indossata nel 1914, quella bianconera. E’ un’idea avuta con gli amici di Leggende Amaranto: una piccola cosa, ma per noi è importante…“. Eh già , perché pur essendo diventato amaranto il colore di una eterna passione, gli albori del calcio reggino furono tinti di bianco e nero. La foto che vedete, tratta dal web, immortala per l’appunto quella ‘prima’ Reggina. Il destinatario di tale richiesta, è una delle massime espressioni del calcio nostrano, ovvero l’attuale dg della Reggio Calabria, Gabriele Martino. La risposta di Martino, non si è fatta certo attendere, ed è stata davvero incoraggiante. “Non è una piccola cosa, è una bellissima idea che dobbiamo prendere con grandissima attenzione e fare in modo che ciò possa accadere. Forse ci potrebbe essere qualche problema burocratico da superare, ma visto che la data è un po’ d’istante, attrezzandoci già da ora chissà …”.
L’assist è stato lanciato, la Reggio Calabria lo ha colto al volo attraverso una delle sue massime espressioni. Il club presieduto da Mimmo Praticò, a luglio potrà chiamarsi Reggina. Ma come già detto nelle settimane passate, la storia va conquistata al di là di una denominazione che riveste comunque un’importanza fondamentale. Va conquistata passo dopo passo, con la forza del lavoro  e dei risultati. Da queste parti stiamo vivendo un anno di transizione, per tutta una serie di motivi ormai noti a tutti. Un anno particolare, di quelli in cui devi tirare fuori tutta la forza d’animo figlia di un sentimento autentico. In una parte della tifoseria alberga ancora confusione, incertezza, e forse è anche normale che sia così, è giusto rispettare chi sta ancora aspettando di veder nuovamente esplodere la propria passione . Indossare quella maglia sarebbe un segnale forte e deciso, e chissà , per alcuni varrebbe quanto una vittoria o una rimonta in classifica.
Dando uno sguardo al calendario, non sarebbe possibile farlo esattamente l’11 gennaio, ma bensì il 10, giorno di Reggio Calabria-Aversa Normanna, oppure il 17, giorno di Reggina-Roccella. Ci auguriamo davvero, che dalle parole si passi ai fatti. Sarebbe il modo migliore, in un periodo storico così difficile, per ricordare e ricordarci quanto è importante la storia. La nostra storia… Una storia che abbiamo ancora tanta voglia non solo di custodire gelosamente, ma anche di vivere e di raccontare…
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