Avvio in salita. Il battesimo in Eccellenza per la ReggioMediterranea è stato tutt’altro che semplice. Quando un quarto del campionato è già stato messo in archivio, i reggini in classifica guardano dall’alto soltanto Montalto e Taurianovese, compagini gravate da noti problemi che ne hanno compromesso – almeno fino al momento – la competitività .
Sono tanti, e gravi, gli episodi arbitrali che hanno segnato negativamente fin qui il cammino della società dei presidenti Cloro e Leo: sei calci di rigore avversi in sette gare sono un gap difficile da colmare nonostante l’ottimo Caputo ne abbia neutralizzati la metà . Sarebbe tuttavia fuorviante ricondurre alle giacchette nere i problemi che stanno frenando i gialloblu. C’è una porta sempre battuta nelle prime 4 uscite casalinghe ed una difficoltà a far diventare il Longhi Bovetto un fortino sul quale edificare il proprio progetto salvezza: quattro punti in altrettante partite tra le mura amiche sono un bottino troppo esiguo.
Urge l’inversione di tendenza e passa da una maggiore accortezza difensiva oltre che dai gol e, dunque, dal recupero di Marco Siclari. Mattatore dello scorso campionato di Promozione, l’attaccante che in estate è stato valutato anche dall’ASD Reggio Calabria, pur rendendosi utile alla manovra sta faticando in fase realizzativa e il suo andamento si riflette sui numeri della ReggioMediterranea capace di gonfiare la rete appena 5 volte nelle prime 7 partite.
Fin qui le note dolenti, ma nessun allarmismo. Condividiamo il pensiero mister Crupi al termine dell’incontro pareggiato con il Trebisacce. “Abbiamo dimostrato di poter stare in questa categoria”, ha spiegato il bravo tecnico dei reggini. Ed è la sacrosanta verità perchè malgrado i numeri preoccupino la sua squadra – è un dato oggettivo – gioca un calcio piacevole, è armonica e organizzata denotando il lavoro che viene svolto settimanalmente e soprattutto gli ampissimi margini di crescita di un organico che, limati alcuni difetti, potrà regalare e regalarsi soddisfazioni.
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