Dopo la sconfitta di Roggiano, con tre rigori inesistenti fischiati contro che hanno fatto infuriare squadra e società , la ReggioMediterranea era attesa dal match casalingo contro la Paolana, uno scontro salvezza alla portata dei ragazzi di mister Crupi, almeno per quello che avevano finora mostrato in campionato. Invece è arrivata un’amara sconfitta, frutto di una prestazione sottotono di tutto il gruppo e di alcune assenze importanti.
Giovanni Marcianò, difensore di grande esperienza e veterano della squadra, oltre che vice-capitano, intervenuto ai nostri microfoni ha provato a spiegare le possibili cause di questo passo falso: “Possiamo recriminare per questa sconfitta ma solo parzialmente; abbiamo fatto un passo indietro rispetto al solito, non eravamo ben compatti e concentrati, il gioco di squadra non funzionava e si provava solo con i colpi dei singoli. Abbiamo commesso numerosi errori e svarioni, il primo tempo è stato regalato alla Paolana; non che loro abbiano fatto grandi cose: si può ben dire che fino al gol la partita sia stata equilibrata. Non so se gli strascichi della settimana scorsa possano avere influito, ma di sicuro avevamo tutti dentro una rabbia agonistica che avrebbe dovuto consentirci di giocare con una marcia in più, e invece potrebbe essere stato proprio questo a destabilizzarci e non farci rendere come sappiamo e abbiamo sempre fatto. Andiamo comunque avanti, domenica prossima ci attende una trasferta impegnativa contro una probabile concorrente diretta per la salvezza, il Cutro, e non possiamo abbassare le guardia, andremo lì decisi a prenderci i tre punti. Speriamo di recuperare in settimana alcuni degli indisponibili, come De Marco e Neri, ma soprattutto Pietro Candido: è il fulcro del nostro gioco, gira tutto attorno a lui. Sapone è un grande combattente, una forza della natura, e forma con Candido una coppia perfetta in mezzo al campo; Bossi ha delle ottime qualità , è molto bravo, ma è giovane e inesperto. Siamo un grande gruppo, uniti e determinati; la forte amicizia che ci lega sarà un’arma in più per noi nella lotta per la salvezza, un obiettivo che sono certo sia alla nostra portata, a patto di lavorare bene. Dobbiamo rimboccarci le maniche e otterremo di sicuro ciò che desideriamo.”
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