Dopo 3 giornate, distanziate da soli due punti: cinque il San Giorgio, tre il Val Gallico. I neroverdi, dopo due pareggi consecutivi, hanno vinto il recupero di Stignano centrando i primi tre punti in questo campionato. I biancazzurri, dopo la vittoria alla prima, sono incappati in due sconfitte di fila. Domenica si affronteranno in un derby che si preannuncia interessante. RNP ha deciso di ascoltare in esclusiva i mister delle due squadre: palla a Pasquale Rotondo, allenatore del Val Gallico, che ci parla degli avversari e di come tenteranno di affrontarli.
SAN GIORGIO BUON ORGANICO – Finora li ho visti solo in Coppa contro la Pro Pellaro, ma si tratta di una gara di inizio anno, con una condizione fisica non ottimale e un organico ancora non completamente definito. In campionato non ho avuto modo di assistere ad alcuna loro gara anche se conosco molto bene l’organico e mister Scevola. Dove possono arrivare? In base ai nomi presenti in rosa sono molto competitivi, così come noi possono fare molto bene. E’ giusto tenere presente come non sempre questo fa la differenza, e lo sappiamo bene: le due società ci hanno messo nelle condizioni di lavorare ottimamente e con calciatori di qualità , ma il campionato sappiamo non essere affatto semplice.
TUTTI A DISPOSIZIONE – Guardando in casa nostra, è chiaro che bisogna riscattare i due risultati negativi consecutivi, dobbiamo assolutamente evitare altri passi falsi. Come ci stiamo preparando? Non stravolgerò il lavoro fatto fin qui: dal 10 agosto abbiamo iniziato in un certo modo, sempre nella maniera più seria e professionale possibile. E’ normale che ogni settimana, tra allenamenti specifici, recuperi, squalificati, infortunati, viene sempre a mancare qualche elemento a cui bisogna sopperire con delle modifiche. Dovevamo recuperare Chirico, che dopo la botta al ginocchio di settimana scorsa, è sceso in campo sabato non al meglio. A parte qualche altra piccola defezione, sono tranquillo: ho quasi tutti gli effettivi a disposizione. Da inizio anno si stanno impegnando, ma so che possono dare ancora molto di più perché io sono uno che pretende, conosco il potenziale che possiedono. In ogni caso sappiamo di dover far bene, anche la società ci ha chiesto, e si aspetta, una prova d’orgoglio.
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