La seconda giornata di Champions League ci lascia in eredità una Roma dai due volti, ridimensionata in Bielorussia dopo il pareggio contro il Barcellona, e una Juventus che in Europa si conferma splendida e concreta, lontana parente di quella vista finora in campionato.
La prima a scendere in campo tra le due italiane è la Roma, impegnata a Minsk contro il Bate Borisov, preso a pallonate a Leverkusen nel primo turno. Match alla portata che per i giallorossi diventa un incubo: bastano un primo tempo regalato e uno Szczesny totalmente spaesato per consegnare al Bate un 3-0 che non ammette repliche. Il portiere polacco, al rientro dopo un infortunio, è colpevole su tutte le reti bielorusse. Nella ripresa la Roma tenta una disperata rimonta, accorciando con Gervinho prima e con Torosidis poi, quando il tempo è ormai poco; Florenzi, protagonista contro il Barcellona, cerca il gol del pari, negatogli però dalla traversa. Finisce con i grandi rimpianti di una squadra che troppo spesso smarrisce se stessa alle prime difficoltà . Nell’altra sfida del girone, il Barcellona privo di Messi per infortunio, ospita il Bayer Leverkusen: tedeschi in vantaggio nel primo tempo con Papadopoulos e assordanti fischi del “Camp Nou” per Iniesta e compagni; nella ripresa il Barca trova pareggio e sorpasso a pochi minuti dal termine, prima con la zampata di Sergi Roberto, poi con una perla di Suarez. Barcellona primo, Roma ultima, Bayer e Bate a metà del guado.
Ben altro umore, rispetto a quello romanista, si respira in casa Juventus: dopo aver vinto in casa del City, i bianconeri piegano anche i vincitori dell’ultima Europa League, il temibile Siviglia di Ciro Immobile, grazie ad una rete per tempo: prima è Morata ad incornare alla perfezione un cross di Barzagli, poi è Simone Zaza, in campo da pochi minuti proprio al posto dello spagnolo, a completare una ripartenza di Dybala, fulminando il portiere Rico dopo una corsa inarrestabile. La squadra di Max Allegri, che stenta in campionato, in Europa vola, avendo battuto le due avversarie più ostiche nella corsa alla qualificazione, e trovandosi adesso davanti il doppio turno contro il Borussia Monchengladbach. I prossimi avversari bianconeri sono ultimi nel girone a quota zero, usciti sconfitti anche dal match casalingo contro il City, al termine di novanta minuti rocamboleschi: il Borussia passa a inizio ripresa con Stindl, dopo aver fallito un rigore nel primo tempo (Hart ipnotizza Raffael e neutralizza il tiro), subisce il pari con una sfortunata autorete di Christensen pochi minuti dopo, e al 90′ si vede fischiare contro un penalty che Aguero trasforma.
Gli altri gironi
Gruppo A – Un gol per tempo di Cristiano Ronaldo consente al Real Madrid di espugnare il campo del Malmo e giungere alla doppia sfida contro il Paris St. Germain con gli stessi punti dei francesi, i quali si impongono con autorevolezza a Donetsk, travolgendo lo Shakhtar per 3-0 grazie ad Aurier e David Luiz nel primo tempo e un’autorete di Srna, nel tentativo di anticipare Ibrahimovic, nei minuti finali.
Gruppo B – Equilibrio totale in questo raggruppamento, con tutte le squadre a 3 punti e con uguale differenza reti. La squadra che ha fatto più gol finora (4) è il PSV, sconfitto a Mosca dal CSKA per 3-2, facendo esattamente come la Roma: sotto 3-0 all’intervallo con Doumbia che segna una doppietta e sbaglia il rigore del 4-0, gli olandesi compiono una rimonta parziale nella ripresa grazie a due reti di Lestienne. Prima vittoria per il Manchester United, il quale parte male subendo la rete del Wolfsburg dopo 4′ con Caligiuri, ma ribaltando il risultato grazie a Mata e Smalling.
Gruppo C – Comanda a sorpresa il Benfica, capace di espugnare il “Vicente Calderon” di Madrid per 2-1, ribaltando con Gaitan e Guedes l’iniziale vantaggio dell’Atletico di Correa. I Colchoneros restano comunque secondi in solitaria, dato che in Kazakistan è arrivato un pareggio per 2-2 tra l’Astana, che conquista il suo primo punto e segna i suoi primi gol in Champions, e il Galatasaray. I turchi passano nel primo tempo con Kisa, ma nella ripresa inizia il festival dell’autorete: prima arriva il pari kazako grazie al difensore turco Balta, poi è il portiere di casa Eric a respingere male un cross e riportare avanti Muslera e compagni; allo scadere però il portiere ex Lazio respinge in uscita, Canas calcia a porta vuota e il difensore Carole, appostato sulla linea, spazza malamente dentro la propria rete.
Gruppo F – Continuano sia il Lewandowski show, che il momento nero dell’Arsenal. Il bomber polacco del Bayern segna una tripletta nel 5-0 con cui i bavaresi spazzano via la Dinamo Zagabria (le altre due marcature di Diego Costa e Gotze), e tra campionato e coppa sono 10 in una settimana. Cade malamente in casa l’Arsenal, chiamato a riscattare la sconfitta di Zagabria contro l’Olympiakos, ma costretto invece sempre ad inseguire i greci che vanno in vantaggio tre volte, l’ultima delle quali risulta essere decisiva. Per i Gunners all’orizzonte la doppia sfida al Bayern che varrà come ultima spiaggia.
Gruppo G – Due squadre in testa con 4 punti: si tratta del Porto, che grazie alle reti di Andre e Maicon rende vano il momentaneo pareggio di Willian e batte il Chelsea dell’ex Mourinho, e della Dinamo Kiev, la quale espugna Tel-Aviv con un gol per tempo firmati da Yarmolenko e Moraes, lasciando il Maccabi ancora a quota zero.
Gruppo H – Vola lo Zenit di Villas-Boas: la formazione russa, dopo il successo del “Mestalla”, batte anche i belgi del Gent per 2-1 grazie ai gol di Dzyuba e Shatov, intervallati dal momentaneo pareggio di Matton. Colpo del Valencia nell’altro match: gli spagnoli vincono a Lione per 1-0 grazie alla rete di Feghouli a fine primo tempo. L’Olympic è adesso ultima con un punto insieme al Gent.
Commenti