“Non è questa la squadra che deve dare risposte alla città e alla società . Già da domenica cambieremo parecchio, farò delle scelte”. Non era la furia del momento, le parole di mister Cozza in sala stampa dopo la sconfitta interna con la Leonfortese, seguita al tracollo di Roccella, esprimevano un concreto desiderio di imprimere una svolta decisa al percorso della sua squadra. La conferma arriva dall’elenco dei calciatori convocati per la delicatissima trasferta a Cava de’ Tirreni oltre che dagli allenamenti settimanali che hanno già lasciato intendere al di fuori di ogni ragionevole dubbio il cambio di modulo nei piani del tecnico.
Restano fuori in tanti, l’ASD Reggio Calabria che scenderà in campo al Lamberti contro la Cavese sarà profondamente rivista rispetto alle ultime uscite. Restano a casa per scelta tecnica Russo, D’Angelo, Dentice e Condomitti, gli ultimi tre addirittura schierati nella formazione titolare contro la Leonfortese. Mancano gli indisponibili Meduri, Licastro e Tiboni con l’infortunio del centravanti che già da oggi – vigilia del calcio d’inizio – fa salire a quattro i cambiamenti certi rispetto a coloro i quali sono scesi in campo nei 90′ di domenica al Granillo.
Una piccola rivoluzione, la seconda consecutiva dopo che tra la gara di Roccella e quella con la Leonfortese Cozza aveva già cambiato 5 uomini (addirittura 6 considerando anche il cambio di posizione di Dentice dall’out mancino a quello di destra) in un intervallo di tempo di soli 4 giorni. Un segnale leggibile in molteplici modi: dall’affannosa ricerca di una via maestra al conclamato gap atletico che grava sull’organico, fino alla necessità di imprimere un forte cambiamento rispetto ad un avvio di stagione decisamente deludente.
Il campionato amaranto riparte da Cava de’ Tirreni, con modulo e uomini nuovi, oltre che con la consapevolezza che il tempo per coltivare sogni di gloria in mancanza di risultati è finito. La sfida ad una delle squadre favorite per la promozione su uno dei campi più caldi dell’intera categoria costituisce un pericoloso ostacolo ma anche un’occasione per un rilancio – sul piano delle ambizioni e delle certezze – che gli uomini di Cozza non devono fallire.
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