Cosa ci fa ancora in Serie B? Una domanda lecita per un calciatore che non è alla prima stagione ad alti livelli nel campionato cadetto, dotato di qualità atletiche e realizzative di primissimo piano. Momentaneamente capocannoniere con quattro gol in tre partite, ma l’avvio di stagione di Antonino Ragusa è molto più che semplici numeri. E’ una sensazione di disarmante superiorità in un campionato in cui può e deve recitare da autentico protagonista e che – è lecito attendersi – lo vedrà impegnato per l’ultima volta prima di un definitivo passaggio alla Serie A.
Nato a Messina, ma non dategli del messinese – “sono di Taormina”, ci tiene a specificare – Ragusa ha completato il settore giovanile tra Treviso e Genova sponda rossoblu. Poi una serie di esperienze in prestito. Salernitana (32 partite 7 gol), Reggina (34 gare e 7 gol), Ternana (dove venne impiegato da tornante nel 3-5-2, con 36 presenze e 1 gol), Pescata (40 gettoni e 9 reti) fino a Vicenza nella passata stagione dove, complice un gravissimo infortunio, conclude il campionato scendendo in campo in 16 occasioni e mettendo a segno 3 gol.
Rientrato al Genoa viene ceduto – piuttosto a sorpresa – a titolo definitivo al Cesena. “Sapevamo che era un giocatore con qualità importanti tanto che abbiamo fatto i salti mortali in estate per averlo con noi”. Assicura il DS Rino Foschi. L’avvio con il botto nella squadra allenata da Massimo Drago conferma ciò che era facile prevedere: Ragusa è un autentico lusso per la Serie B e in Romagna già pregustano la plusvalenza estiva…
Prima, però, c’è un campionato da affrontare e completare, aiutando i bianconeri nella corsa alla promozione. In questi giorni sono fioccati i complimenti di prestigio. Hernan Crespo, oggi allenatore del Modena ma calciatore del Genoa mentre l’ex amaranto si disimpegnava nella primavera del grifone, ha spiegato. “Lo conosco bene, diciamo che quando tutti coccolavano El Shaarawy, io coccolavo Ragusa”.
Investitura importante da parte di uno degli attaccanti più forti degli ultimi 20 anni ma tra le altre qualità dell’ex amaranto c’è una rarissima capacità di mantenere i piedi ben saldi a terra e guardare sempre oltre. Il meglio della sua carriera deve ancora venire…
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