Partire in campionato con tre punti, si sa, fa bene soprattutto al morale. Quando poi a vincere all’esordio è la Pro Pellaro, il morale della squadra e dei tifosi balza alle stelle, dato che ogni successo consentirà al club reggino di porre mattoncini preziosi nella costruzione di un’ambiziosa stagione di vertice.
Successo doveva essere nel primo match di campionato e successo è stato contro il Palizzi, con qualche patema di troppo per i ragazzi di mister Greco. L’avversario fortemente rimaneggiato e indietro nella condizione, ha opposto resistenza per tutto il primo tempo, rendendo dura la vita ai quattro elementi offensivi in campo, seppur molto ispirati. In questo senso, prestazione ottima quella offerta da Danilo Fiumanò sulla corsia mancina, ben supportato alle spalle dalle scorribande di un pimpante Cristian Alampi: i due hanno fatto letteralmente ammattire i loro diretti avversari.
Il reparto certamente più in forma della Pro Pellaro, in questa prima giornata, è stato il centrocampo: la zona nevralgica ha visto spadroneggiare per novanta e più minuti il duo Latella – Dario Fiumanò, quest’ultimo in particolare sempre nel vivo del gioco, sia in fase di interdizione che di costruzione. La regia di Fiumanò nell’arco dell’intero match avrebbe meritato il premio Oscar.
In una giornata d’esordio con tante note liete, qualche voce fuori dal coro si è comunque ascoltata, nonostante si tratti di particolari risolvibili con il lavoro. In primis il lieve rilassamento successivo al gol di Ficara, con un Palizzi sulle gambe e con il fiatone che riprende vita grazie ad un Palermiti versione ‘Messi’, veloce e sfuggente nonostante il fisico da corazziere. Fortuna per la Pro Pellaro che l’estroso esterno d’attacco ionico sia l’unico della sua squadra ad avere fiato in corpo nella mezz’ora finale, altrimenti per capitan Attinà  e compagni sarebbero stati problemi seri. Il secondo problema evidenziato dalla sfida, in particolare nella ripresa, è la scarsa lucidità sotto porta. Se nel primo tempo l’attenta difesa del Palizzi aveva costretto i padroni di casa a giostrare soprattutto sulla trequarti, nella seconda frazione di gioco, privi di fiato e sbilanciati alla ricerca del pari, i ragazzi di Malaspina hanno rischiato di subire una goleada in contropiede; a graziarli ci ha però pensato Manglaviti (anche grazie al portiere Falcone, insuperabile in più circostanze), subentrato nell’intervallo ad un Sergi vivace, il quale partendo da sinistra prova a far valere freschezza e velocità , ma sbagliando una quantità innumerevole di palle-gol.
Piccoli difetti da limare per mister Greco, certo comunque di poter contare su un gruppo di assoluta qualità che può realmente ambire a recitare un ruolo da protagonista in questa stagione. La strada per la vetta è ancora molto lunga, ma iniziare da subito a posare mattoni su mattoni è la via più facile e sicura per giungere infine a toccare il cielo.
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