Che ci si aspettasse una risposta positiva dell’Aurora, dopo la sconfitta di Siderno all’esordio, non c’era alcun dubbio. La prestazione di Domenica scorsa, tuttavia, aveva già fatto intravedere buoni segnali malgrado il risultato negativo, ma soprattutto a dispetto di una rosa molto rinnovata in ogni reparto.
Sabato bisognava quindi confermare quanto fatto vedere sin ora (includendo anche le ottime prestazioni di Coppa), di fronte ad un Africo neo promosso e pieno di entusiasmo. A conti fatti non c’è motivo per cui allarmarsi: se si escludono i primi venti minuti del match, Favasuli e compagni hanno decisamente meritato la vittoria, dimostrando di trovarsi in un ottimo stato di forma fisica. Tanta corsa e sacrificio, diverse palle gol create e difesa che ha rischiato veramente poco, nonostante un avversario non brillantissimo nella seconda parte. I primi venti minuti dicevamo. L’unico campanello d’allarme (non è neanche corretto definirlo tale) si può riscontrare ad inizio gara, con i padroni di casa che, subito il gol, sembravano frastornati e non riuscivano a proporsi ed impensierire la difesa ospite. Una reazione che, seppure in ritardo, arriva e ristabilisce i conti. Con la “mossa tattica” imposta da Ferri e Minniti (cambio di fascia tra Postorino e Antonio Vazzana) si avverte un improvviso cambio di marcia, un aumento del ritmo gara, che tra primo e secondo tempo conduce al pari e alla successiva rimonta.
Dall’ 1 a 1 in poi, lo abbiamo detto in precedenza, solo note liete. Se si considera altresì (come analizzato nel post gara con mister Ferri) che sabato, in panchina, era presente gente come Pangallo, Cangeri e Centofanti, viene fuori anche l’ottimo lavoro svolto dalla dirigenza, in grado di assicurare ai due allenatori un organico senza dubbio di assoluto affidamento per la categoria.
E’ vero, siamo ancora alla seconda giornata, ogni giudizio positivo o negativo deve trovare deciso riscontro con il tempo. Tra qualche mesetto si potrà attuare un bilancio completo, intanto è giusto godersi il momento, con la speranza che i segnali positivi possano fungere da buon auspicio per il futuro.
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