Angosce, dubbi, incertezze, speranze. Siete stati in tantissimi, durante queste settimane “decisamente calde” non solo dal punto di vista meteorologico, ad inviarci domande relative alla neonata Asd Reggio Calabria. Ci siamo presi un po’ di tempo, per rispondervi nel modo più preciso e dettagliato possibile, raggruppando in punti specifici tutti i vostri quesiti.
Nome, colore, analogie, scenari attuali e futuri, simbolo: tutto quello che c’è da sapere sulla situazione riguardante i colori amaranto.
DAL MOMENTO CHE LA REGGINA CALCIO DOVREBBE EVITARE IL FALLIMENTO, REGGIO CALABRIA HA DUE SQUADRE DI CALCIO? Assolutamente no, la squadra che rappresenta Reggio Calabria è solamente una, e si chiama per l’appunto Asd Reggio Calabria. La Reggina Calcio infatti, così come dichiarato pubblicamente dallo stesso Lillo Foti, non fa più capo ad una squadra, e non parteciperà ad alcun campionato agonistico, nemmeno a quello di Terza Categoria. La Reggina Calcio proseguirà la propria storia come centro di formazione a livello giovanile e dirigenziale, e gli unici campionati a cui parteciperà, a livello regionale, saranno quelli giovanili. A quanto finora esposto,aggiungiamo un altro dato: per creare il centro che formi giovani calciatori e dirigenti, la Reggina Calcio non ha bisogno delle liberatorie degli ex tesserati (rosa 2014/2015 più incentivati all’esodo), i quali non hanno ricevuto il compenso stabilito al momento della mancata iscrizione al campionato di Lega Pro che sta per cominciare. Il discorso cambia, in caso di iscrizione della stessa Reggina Calcio a qualsiasi campionato agonistico: a quel punto, sarebbe obbligatorio l’accordo economico anche con i sopraindicati soggetti. Al di là di questa considerazione, sottolineiamo ancora una volta il totale disinteresse del club di via delle Industrie a partecipare a qualsivoglia campionato che non sia quello giovanile.
CON LA REGGINA CALCIO ANCORA IN VITA, L’ASD REGGIO CALABRIA POTRA’ CHIAMARSI REGGINA IN FUTURO? Certamente, potrà farlo già a partire dalla stagione 2016/2017. Il divieto di richiamare espressamente il nome di una società che è stata esclusa dai campionati agonistici (divieto che non prende in considerazione le squadre che prendono la denominazione della città di appartenenza, vedi Grosseto e Venezia, ripartite dopo il fallimento), è valido solamente per un campionato. Terminata questa stagione dunque, la Reggio Calabria potrà utilizzare il nome Reggina, anche se non potrà chiamarsi Reggina Calcio. Fin troppo scontato ipotizzare che si chiamerà come avrebbe voluto chiamarsi fin dal momento della propria costituzione, ovvero As Reggina: una sigla storica, visto che tale denominazione ha abbracciato i colori amaranto già nel 1934, ma soprattutto dal 1944 al 1986, ovvero per 42 anni di fila…
L’ASD REGGIO CALABRIA PUO’ ESSERE VISTA IN QUALCHE MODO COME UNA PROSECUZIONE DEL PROGETTO HINTERREGGIO? Anche in questo caso la risposta è no, nel modo più assoluto. L’Hinterreggio, dopo una serie di straordinari successi che nel 2012 portarono la nostra città ad avere due squadre nel calcio professionistico, è definitivamente scomparsa lo scorso luglio. Non c’è nessun legame tra l’Hinterreggio e l’Asd Reggio Calabria, ed il fatto che in questo club militino calciatori che precedentemente hanno indossato la maglia dell’Hinterreggio è solo una scelta di natura tecnica, visto che si tratta di elementi validissimi per la categoria.
CI PUO’ ESSERE UN’ANALOGIA CON LA STORIA DELLA PELORO MESSINA?…Prima di rispondere, facciamo un passo indietro nel tempo. Nel 1997, Messina si trovò ad avere due squadre in serie D: l’As Messina e la Peloro, quest’ultima nata dalla fusione tra Villafranca e Tremestieri. All’inizio, l’As era considerata la prima squadra della città siciliana, mentre la Peloro la seconda. Al termine di quella stagione però, l’As Messina retrocesse in Eccellenza per poi scomparire, e la Peloro diventò improvvisamente la prima squadra, cambiando il nome in Football Club Messina Peloro. Dati alla mano, abbiamo dunque un club (la Peloro) prima nato da una fusione, e poi ritrovatosi come prima realtà dei colori giallorossi. Una storia che non ha nessuna somiglianza e nessun collegamento con la neonata Asd Reggio Calabria, per i seguenti motivi.
1 A Reggio, come spiegatovi prima, non ci sono due squadre che rappresentano i colori amaranto nel calcio agonistico.
2 L’Asd Reggio Calabria, a differenza della Peloro, non nasce come seconda squadra della città, ma bensì come prima (altrimenti, non avrebbe avuto la possibilità di iscriversi al campionato di serie D) e dunque non ha bisogno di nessun fallimento altrui per essere a tutti gli effetti il punto di riferimento del calcio agonistico reggino.
PERCHE’ I COLORI AMARANTO SI POTRANNO USARE SIN DA SUBITO, ED IL NOME REGGINA INVECE NO? Perché i colori amaranto sono i colori della città, e dunque sotto tale aspetto non esiste alcun divieto temporaneo. Sarebbe stato diverso, qualora i colori di Reggio fossero stati altri. In questo caso, si sarebbe dovuto aggirare l’ostacolo inserendo oltre all’amaranto un’altra tonalità (vedi la Salernitana, che nel 2011/2012 si dovette chiamare Salerno Calcio, ed usò come colore delle maglie il blu, oltre che il granata).
QUALE E’ IL VERO SIMBOLO DELLA REGGINA?Per simbolo vero e proprio, si intende ciò che caratterizza una squadra, vedi Roma con il lupo, Salerno con il cavalluccio marino, Firenze con il giglio, Torino con il Toro, Catania con l’elefante, Catazaro con l’aquila e così via. Riguardo questo punto dunque, la Reggina un simbolo prettamente caratteristico non ce l’ha mai avuto, basti pensare alle varie simbologie, loghi e diciture che si sono succedute negli anni: San Giorgio che uccide il drago, il pallone “antico”, la R stilizzata con un pallone più moderno (in questo secondo caso, è stata aggiunta in seguito la dicitura “1914 un secolo di storia”). L’Asd Reggio Calabria, in definitiva, non ha un simbolo da recuperare, e quelli attuali (il pallone antico con San Giorgio ai lati), crediamo rappresentino un mix perfetto che va benissimo sia per il presente che per il futuro.
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