L’ultimo sabato di agosto avrebbe dovuto avere tra i suoi protagonisti atleti in calzoncini e maglietta, impegnati ad inseguire un pallone su di un terreno di gioco ricoperto di erba; ma dopo l’ennesima estate di polemiche e scandali, a far la voce grossa in questo sabato è stata la Corte d’Appello Federale, incaricata di emettere le sentenze di secondo grado relative al caso “Dirty Soccer”.
La CAF ha in parte stravolto quelle che erano state le sentenze di primo grado emesse dal Tribunale Nazionale. Riduzione della penalizzazione per il Catania, che giocherà la prossima Lega Pro partendo da -9. Festa parziale per il Teramo, che dopo aver tremato per la sentenza di primo grado che li condannava alla serie D, si sono visti riammessi in Lega Pro (stesso destino del Savona) con una penalizzazione da scontare.
A vedere accolte le proprie richieste ieri non sono state solo le società , ma anche la Procura Federale, capeggiata da Stefano Palazzi: il ricorso presentato si riferiva ad una sentenza troppo soft per alcune società fortemente implicate. La CAF ha così deciso di retrocedere in serie D la Torres e il Lamezia, solo penalizzate in primo grado. Dalla retrocessione di questi due club ne trarranno giovamento altre due società , riammesse in Lega Pro in sostituzione (manca solo l’ufficialità che dovrebbe arrivare nella giornata di lunedì). I due club in questione sono la Pro Patria e il Messina.
Questa dunque la situazione quando ancora manca il terzo e ultimo grado di giudizio: le sentenze che verranno emesse dalla Corte del Coni saranno definitive e potrebbero ulteriormente cambiare le carte in tavola, a favore dell’una e a sfavore dell’altra; sarà quella l’ultima chance per chi, dal secondo grado, ne è uscito con le ossa rotte.
A questa caotica situazione si aggiunge anche il ricorso del Seregno, che chiede il ripristino di una Lega Pro a 60 squadre, con diversi club interessati per una eventuale riammissione a completamento dell’organico.
Il tutto ad una settimana dall’inizio previsto del campionato. A questo punto appare obbligatorio uno slittamento della prima giornata, quantomeno per consentire uno svolgimento regolare del torneo, dopo l’ennesima convulsa estate di un calcio in cui occorre sempre più dare una ripulita.
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