E’ una mattina di agosto, ma a Reggio Calabria sembra si stia giocando una gara di campionato. E’ una Chiesa, quella del Soccorso, ma sembra di respirare l’aria della Curva. E’ tutto colorato d’amaranto. Ci sono giovani e meno giovani. Ci sono i ragazzi del Cucn, che per l’occasione hanno rispolverato lo storico striscione del gruppo. Ci sono gli Ultras 1914, la Sud, la Gradinata, la Curva Massimo Rappoccio della Viola. Ci sono le vecchie e le nuove generazioni. Ci sono i ragazzi di Locri, di Latina, di Bari. Ci sono i ragazzi della Dominante. Ci sono tutti. E sono uniti, compatti. Ed è stupendo vederli così. Perché quando alzano il loro grido al cielo, fanno venire la pelle d’oca come ai bei tempi, quando la tifoseria reggina incuteva timore e soggezione a chiunque, suo malgrado, si doveva presentare al Granillo. Ma stavolta non vibrano i muri delle case, stavolta vibra l’anima. Stavolta non sta giocando la Reggina, stavolta sta passando Filippo Schipani. Ed il popolo non è li per esultare ad un gol, per trascinare il proprio simbolo alla vittoria. E’ lì per salutare Pippo. Perché Pippo sta andando via, sta per intraprendere un viaggio dove stavolta tutti quelli che gli vogliono bene ci possono andare solamente col pensiero.
E’ stracolma, la Chiesa del Soccorso. Se tirassi uno spillo rimbalzerebbe. E’ stracolma di dolore e lacrime amare, di interrogativi che non hanno risposta. Lacrime amare e genuine, come quelle versate dal Presidente dell’Asd Reggio Calabria, Mimmo Praticò, anch’esso presente per l’ultimo saluto ad un ragazzo entrato nel cuore di chiunque abbia avuto almeno un secondo per conoscerlo. Perché conoscere Pippo è stata una fortuna per chiunque.  Ma la Chiesa del Soccorso è stracolma anche di affetto sincero e partecipazione.
E’ stracolma di colori. L’odore acre delle torce, le bandiere, gli striscioni. “SENTIREMO IL TUO RUGGITO…CIAO TIGRE”. “CIAO TIGRE CUORE DOMINANTE”. “LA TUA ENERGIA SI TRASFORMA, MA NON MUORE…PIPPO VIVE”. “UN ULTRAS NON MUORE…MAI!!“. Frasi che racchiudono sentimenti veri, che esprimono gli stessi concetti. Frasi che fermano il tempo.
Ed intanto Pippo se ne va. Esce dalla Chiesa così come ci è entrato. Accompagnato dal tributo che si riserva ai più grandi. Ai combattenti, agli esempi, ai nomi che restano nella storia. Pippo se ne va, il cielo è amaranto. Pippo se ne va, ma la verità è che non se ne andrà mai. Rimane qui. Rimarrà nello sguardo e nei ricordi di un popolo. Un popolo che stamattina è stato splendido, proprio come il sorriso di un grande uomo chiamato Filippo Schipani…
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