Cozza può esser soddisfatto del debutto amichevole della sua ASD Reggio Calabria, seppure al 10-0 rifilato alla rappresentativa locale affrontata nel ritiro di Polistena non possa esser data lettura differente dall’inizio di un percorso ancora lungo.
Dieci gol per iniziare. L’abbrivio è rotondissimo sul piano del punteggio, e non poteva esser altrimenti considerato il valore modesto dell’avversario, ma è incoraggiante anche per l’applicazione dimostrata da una squadra che inizia ad apprendere i primi – seppur basilari – principi imposti dal tecnico.
Una sola fase di gioco valutabile quest’oggi, quella offensiva, nel 4-3-3 disegnato dal tecnico fin dal primo giorno di lavoro. L’avversario degli amaranto non ha potuto far altro che subire il possesso palla degli uomini di Cozza rendendo ingiudicabile il reparto arretrato. Da segnalare, in questo senso, soltanto la personalità evidenziata da D’Angelo nel comandare verbalmente la linea difensiva ed il buon passo dei terzini – tutti under – che si sono avvicendati nei due tempi (Maesano e Carrozza nel primo, Dentice e Cannatella nel secondo) bravi a proporsi con costanza offrendo nuove soluzioni, possibili grazie ai tagli dei riferimenti laterali del tridente.
A centrocampo il forfait di Lavrendi è stato pressoché immediato (lieve problema fisico, nulla di grave), Roselli ha dimostrato carattere e lucidità nel suo ruolo di schermo difensivo, posizione poi occupata con profitto da Corso nella seconda frazione. La duttilità dell’ex Hinterreggio, centrale di difesa nel primo tempo e regista nella ripresa, è uno degli spunti di maggiore interesse della gara odierna: il classe ’94 scuola Reggina, già a Catanzaro con Cozza, è elemento di sicuro affidamento.
Ciò che ha divertito il discreto pubblico presente (tra le 150 e le 200 unità) è stato assistere agli insistiti fraseggi del tridente Arena-Crocetti-Zampaglione. L’ex Akragas, in gol più volte, si è dimostrato il più in forma, favorito anche da una struttura fisica diversa dai compagni di reparto. A lui Cozza ha dato libertà di accentrarsi ridisegnando talvolta la squadra con un rombo di centrocampo andandosi a posizionare dietro le punte con mansioni da fantasista puro. In forte – e giustificato – ritardo, invece, il bomber ex Siena cui comunque i compagni hanno già riconosciuto una decisa leadership cercandolo senza soluzione di continuità. In crescendo la prova di Zampaglione.
Bene, molto bene Bramucci subentrato nella ripresa e capace di dare uno strappo all’incontro: l’impressione è che poter contare su un under (è un ’96) di tale livello potrebbe esser un elemento di grande rilievo nella stagione dell’ASD Reggio Calabria.
Il cantiere, tuttavia, è ancora aperto. Il passaggio al 4-2-3-1 nel corso del secondo tempo sottolinea la ricerca di una variante tattica allo studio di Cozza e del suo staff. Urgono rinforzi soprattutto in difesa dove l’unico centrale a disposizione è D’Angelo, fatto salvo dell’adattabilità nel ruolo, appunto, di Davide Corso. Fabrizio Di Bella, già capitano del Barletta in C1, è atteso a giorni in ritiro e potrà rivestire un ruolo di cardinale importanza ma è evidente che il mercato in quella zona del campo non possa esaurirsi con il suo innesto.
Capitolo under, in conclusione. Quest’oggi Cozza ha inserito le 4 pedine imposte dal regolamento in porta (Licastro), sulle corsie laterali di difesa (come detto, Maesano e Carrozza nel primo tempo, Dentice e Cannatella nel secondo) e a centrocampo, dove si sono avvicendati Meduri – oggi il più brillante – Mangiola e Condomitti. Risposte interessanti, ma la restante finestra di mercato sarà utile anche per rafforzare la batteria dei giovanissimi.
C’è tanto lavoro per Cozza e per il Direttore Martino, oggi naturalmente presente al test amichevole, così come il Presidente Praticò e l’intero staff dirigenziale. Ma si può ripartire dai sorrisi degli appassionati che abbandonavano l’impianto al termine della sfida, soddisfatti di quanto visto nonostante avessero sfidato un’afa memorabile. E’ soltanto il primo passo, ma la strada intrapresa è quella giusta.
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