Un comunicato, probabilmente l’ultimo della storia della Reggina Calcio. L’azzeramento del patrimonio tecnico, con lo svincolo dei calciatori, ha determinato l’interruzione dell’operazione-salvataggio. La Lega Pro non è più possibile.
Con queste parole il club ufficializza l’epilogo della vicenda.
Il comunicato ufficiale pubblicato ieri dalla Figc tradisce lo spirito ed i contenuti dei colloqui avuti a Roma venerdì scorso con il Presidente federale su una ipotesi di riapertura dei termini di iscrizione al campionato di Lega Pro.
Pur non avendo avuto nel corso dell’incontro alcun tipo di garanzia formale, dai colloqui era emersa la prospettiva che, alla scadenza dei termini dei ripescaggi lunedì 27 luglio, la Figc potesse valutare positivamente in caso di carenza di organico come da format tutte le società che avevano fatto domanda di iscrizione, condizionata naturalmente alla presentazione della documentazione richiesta per l’iscrizione al campionato – fideiussione e pagamento del debito sportivo .
Nonostante tutto l’impegno profuso dall’associazione temporanea di scopo, costituita da Mimmo Praticò, Fortunato Martino e Francesco Giuffrè, e quello manifestato da tanti sottoscrittori di azioni che hanno fatto pervenire le loro quote su un conto corrente indicato dall’ats, la decisione della Federazione, del tutto inaspettata,oggi comporta il blocco dell’entusiasmo popolare nei confronti della Reggina ed oscura di fatto il calcio professionistico a Reggio Calabria.
Tale decisione penalizza oltremodo una città e i suoi tifosi che per 30 anni hanno contribuito a dare lustro al calcio italiano ed una società che ha favorito la crescita di generazioni di atleti che, attraverso la formazione ricevuta al centro sportivo “Sant’Agata”, hanno anche dato un importante contributo ai più prestigiosi successi delle Nazionali.
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