E’ lui l’uomo del momento, colui che ha deciso di prendersi sulle spalle, con amore, una squadra morta più volte e poi incredibilmente risorta. Anche se non vuole essere definito un idolo, sa bene che il suo contributo dato finora è già encomiabile, indipendentemente da come andrà a finire questa storia. Mimmo Praticò è stato ospite quest’oggi di “Tutti i figli di Pianca”, ed ha risposto alle domande di tantissimi tifosi e non dopo la “mezza resurrezione” di ieri: “Stiamo riscoprendo l’amore dei tifosi per la Reggina. E’ sorprendente, ed è il motivo per cui ci stiamo impegnando, vedere e toccare con mano un certo fermento tra la gente, quasi come se avessimo vinto il campionato. Non vogliamo comunque illudere nessuno, non siamo ancora in Lega Pro. Abbiamo una possibilità su un milione? La sfruttiamo, non lasciando nulla al caso. Mi piace essere realista e coi piedi per terra e ringrazio tutti coloro che mi tributano messaggi d’affetto ogni giorno, ma io non sono un idolo, anzi vorrei proprio che la gente non costruisca dei intorno alla figura di un personaggio specifico, per non far cadere tutte quelle aspettative che si stanno venendo a creare e che potrebbero far illudere qualcuno. Ho sempre detto che la mia disponibilità economica è limitata, ma l’impegno, l’esperienza e la passione possono sicuramente tornare utili alla causa. Noi siamo solo lo strumento per raggiungere l’obiettivo, in quanto sono convinto che una persona sola non può gestire e reggere questa situazione, il malato ha bisogno di tante cure“.
Le telefonate in studio sono tantissime, i messaggi altrettanto. La gente ha riscoperto una passione, che tenta di far “sua” anche con alcuni suggerimenti: “L’idea di creare un indirizzo mail per salvare la Reggina (salviamolareggina@gmail.com) nasce non solo da un punto di vista economico. Se il tifoso ha qualche idea, qualche suggerimento, non troppo fantasioso o inutile, può anche illustrarlo tramite questo indirizzo. Sono tanti i rischi in cui si incorre tramite il web, ma è anche vero che è questo l’unico modo perchè si resti in stretto contatto con ognuno. Mi sto confrontando con tantissima gente ogni giorno e vi assicuro che non è affatto facile focalizzare il tutto, non ho un registratore. Questa è una delle tante motivazioni per cui è stata avanzata l’idea di un indirizzo mail: ci si può sentire spesso, si può comunicare la scelta definitiva. Quando sarà il momento di passare al concreto, ci muoveremo diversamente. E’ anche così che il cittadino può rimanere informato e seguire l’evolversi della situazione, in modo da intervenire quando necessario. Non possiamo prendere in giro nessuno, dobbiamo agire secondo quanto fatto presente alla città , con trasparenza e soprattutto nel rispetto delle regole“.
E’ un fiume in piena Mimmo Praticò, pronto ad ogni tipo di risposta, a cui alterna stati d’animo tranquilli ad alcuni un pò più accesi: “Ciò di cui sono un pò stanco è sentire quanto riferitomi da qualcuno circa il nostro modo di fare di questi giorni. Siamo qui, a metterci la faccia, ad impegnarci 24 ore su 24, per poi sentir dire da qualcuno che c’è chi parla alle nostre spalle“.
La discussione si sposta poi sull’immediato, su cosa fare adesso affinché si possa trovare la giusta soluzione: “Il primo passo è incontrare le persone sentite stamattina per chiedere se c’è disponibilità ad aiutare fattivamente la Reggina. Il compito di oggi è raccogliere le idee, domani e lunedì inizieremo a ragionare per trovare la strategia giusta e definitiva, che sarà resa pubblica al massimo martedì. In base a ciò si può capire dove possiamo arrivare. Oltre alla stampa, un aiuto importante sarà quello del gruppo Facebook “Leggende Amaranto”, che farà da tramite tra noi e i tifosi”.
Da qui, un passo indietro e poi subito uno all’immediato futuro: “L’idea di aiutare la società in questi ultimi mesi nasce da un meccanismo scattato in me quando mi ero accorto che la squadra stava retrocedendo nei dilettanti. Ho lasciato da parte tutto e, solo per amore della Reggina, ho deciso di tuffarmi in questa avventura irta di difficoltà . Foti ha detto che va via e che ci sono dei debiti: sia chiaro che senza una sola di queste due condizioni, sarei il primo io a fare un passo indietro”.
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