C’è la somma già raccolta attraverso l’operazione condotta da Mimmo Praticò, con il sostegno del presidente della provincia di Reggio Calabria Raffa, che andrà ulteriormente implementata per far fronte agli impegni economici. Non saranno, tuttavia, molto probabilmente le cessioni a venire incontro alla Reggina in questa fase. I club interessati ai calciatori amaranto preferiscono l’attesa, in maniera tale da capire quale sarà la sorte della società . Il Foggia, ad esempio, ha già un accordo con l’entourage di Alessio Viola ma aspetta di capire quali saranno gli sviluppi della crisi societaria e solo qualora arrivasse l’iscrizione intavolerebbe una trattativa con gli amaranto. E’ chiaro che, in caso di mancata iscrizione, i tesserati sarebbero automaticamente svincolati e dunque acquistabili sulla base del solo ingaggio.
In una fase delicata come questa per l’intero movimento italiano, la Reggina potrebbe provare ad ottenere un corrispettivo economico solo attraverso accordi (comunque al ribasso rispetto all’eventuale effettivo valore di mercato del calciatore in questione) con club “amici”. Foti sta provando a trovare soluzioni con risultati positivi nel prossimo futuro ma inefficaci nell’immediato. Ci risultano trattative avanzate (con club di B) per Rizzo e Di Lorenzo (c’è anche il Siena), ad esempio, oltre che per Salandria ma è decisamente più probabile che queste operazioni possano dare respiro futuro piuttosto che esser decisive nella strettissima attualità .
In sostanza, salvo al momento impronosticabili colpi di scena, verranno approfondite e magari definite da mercoledì in poi qualora la Reggina sopravvivesse (ed in questo senso la fiducia è crescente). Alcune di esse sono in una fase così avanzata da lasciare spazio ad una eventuale chiusura già nel corso di questo fine settimana ma la salvezza, intesa come iscrizione, non passa dalle cessioni, da intendere attualmente solo come corollario di una strategia che posa altrove le proprie basi.
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