Cinque giorni ancora. Poi, senza il denaro utile a saldare i debiti e a garantire la fideiussione sarà notte fonda per la Reggina che – mai come adesso – vede il baratro ad un passo. Sulla Gazzetta del Sud odierna le parole di Simone Giacchetta che ricorda la corsa all’iscrizione della passata stagione, risolta dagli amaranto a 30 minuti dall’ultima scadenza. “Ma oggi è più dura, l’anno scorso c’era l’entusiasmo del presidente Foti, attraverso alcune cessioni riuscimmo a trovare i soldi per andare avanti”.
La preoccupazione in via delle industrie è tangibile, i fantasmi sono concreti, reali. Le cifre, ormai note. “Serve quasi un milione e mezzo di euro per i debiti, più la fideiussione”, ribadisce Giacchetta che non si dà pace perchè la svolta sarebbe dietro l’angolo. “Io, da cuore Reggina, spero che riusciremo a disputare la prossima Lega Pro. E penso, sarà un paradosso, che se la Reggina riuscisse ad iscriversi avrebbe tutti i requisiti necessari per richiedere il ripescaggio in B”.
Tra i cadetti c’è il posto lasciato dal Parma, potrebbero aggiungersene altri con la posizione di Catania e Teramo al vaglio della giustizia sportiva dopo i casi che hanno coinvolto i due club. La Reggina, assicura Giacchetta, qualora completasse l’iscrizione potrebbe davvero sperare in un ripescaggio tra i cadetti ma il tempo stringe e più che la B ad esser vicina è la Serie D, ad oggi.
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