Continua la convalescenza del presidente Foti dopo il significativo problema di saluto riscontrato nelle prossime settimane. Nonostante questo il massimo dirigente, in procinto di concludere la sua quasi trentennale esperienza in amaranto, sta cercando di portare a termine il proprio mandato concretizzando l’iscrizione del club alla prossima Lega Pro. La Gazzetta del Sud oggi in edicola, oltre a confermare quanto anticipato da RNP (l’incontro Scali-Foti a casa del presidente) registra alcune dichiarazioni del numero 1 di via delle Industrie. “Sto cercando si sensibilizzare, nonostante le mie condizioni fisiche non eccellenti, con l’aiuto di Mimmo Praticò e altri amici – spiega Foti – soggetti che abbiano la volontà di aiutare la Reggina a superare questa fase. Serve un milione e mezzo di euro”.
Ufficializzata la somma necessaria, Foti aggiunge. “Gli stessi calciatori devono rendersi conto che conviene anche direttamente a loro che la Reggina continui nella propria esistenza”. Chiaro il riferimento alle trattative in atto con i tesserati e gli incentivati all’esodo per chiudere un accordo al ribasso in merito alle spettanze a loro dovute ed alla possibilità degli stessi di rifiutare la proposta della Reggina. Successivamente, come abbiamo spiegato, i tesserati in caso di fallimento avrebbero l’opportunità di rifarsi con il “fondo di garanzia” – istituto che tutela i calciatori qualora le società si dimostrino inadempienti – ma corrisponde la somma in un arco di 3 anni e in una percentuale tra il 20% e il 30% del totale. Il riferimento di Foti, è evidente, è alla proposta che avanzerebbe la Reggina permettendo ai creditori di ottenere immediatamente quanto loro dovuto e, seppure in proporzione inferiore rispetto a quanto maturato, in una percentuale leggermente più alta rispetto a quella che otterrebbero tra qualche anno da fondo di garanzia.
Commenti