Nuova puntata dell’inchiesta “I treni del gol”, ma rischia di esser quella decisiva. Svolta nelle indagini durante gli interrogatori nei confronti dei soggetti della dirigenza del Catania posti in stato di arresto nella scorsa settimana. Il presidente del club etneo, Pulvirenti, ha ammesso di aver comprato 5 partite dello scorso campionato di Serie B. Lo ha affermato il procuratore Giovanni Salvi in una dichiarazione alla stampa. Centomila euro a gara: è quanto ha ammesso di avere pagato il presidente Antonino Pulvirenti per evitare la retrocessione del Catania in Lega Pro. Pulvirenti ha negato di avere scommesso, ma di avere agito per salvare il Catania.
Si aprono scenari terrificanti, dunque, per il Catania cui se il tutto – come pare – dovesse esser accertato si configurerebbe la responsabilità diretta e quindi, sul piano sportivo, la retrocessione d’ufficio.
Il vicepresidente del club, Pablo Cosentino, anche lui sottoposto ad arresto, ha preso le distanze da Pulvirenti. “Non so nulla di combine, sono estraneo a tutti i fatti che mi contestate, se lo avessi fatto sarei stato un folle e se lo ha fatto Pulvirenti è un folle lui”, ha affermato nell’interrogatorio odierno aggiungendo di essersi già dimesso da ogni incarico dal calcio Catania e che domani gli scade il contratto con la società che non rinnoverà e spera di potere tornare presto al proprio Paese.
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