Il count-down sta per finire, tra non molto la macchina organizzativa lascerà il posto alle emozioni forti. Nella giornata di oggi, è stato presentato alla stampa l’evento “100+1, il centenario di chi ama la Reggina”, che riporterà a Reggio Calabria, a distanza di 26 anni, l’indimenticabile squadra allenata da Nevio Scala. “Per mesi abbiamo lavorato sotto traccia– spiega Massimo Calabrò-, dell’Associazione Giornalisti Reggini-, adesso siamo pronti per realizzare quello che oltre ad essere il nostro, è il sogno di tantissimi tifosi della Reggina. Dopo aver trasformato in realtà tutte le nostre idee, attraverso continui confronti, abbiamo subito pensato che un’iniziativa del genere dovesse avere una valenza doppia, dovesse abbracciare il sociale: per tale motivo, parte dell’incasso della partita che si giocherà al Granillo sabato 27 giugno, verrà devoluto all’Hospice“. Restando in tema, il Presidente Vincenzo Trapani Lombardo ha rappresentato la struttura di via delle Stelle, che ormai da anni cura le persone affette da malattie diventare irreversibili. “Vi ringrazio sentitamente– ha dichiarato Trapani Lombardo rivolgendosi al resto dei relatori-, non solo per il contributo economico, ma anche per aver pensato alla nostra realtà nell’ottica di una iniziativa così importante. Attraverso grandi sacrifici e senso di responsabilità , l’Hospice continua ad impegnarsi per garantire un qualcosa di prezioso come la qualità della vita...”.
Tornando a quei favolosi anni ’80, la parola torna all’Associazione dei Giornalisti. “Sono passati quasi 30 anni-dichiara Marizio Gangemi–eppure il poster di quella Reggina è sempre stato affisso nel mio studio, a rappresentare un qualcosa di unico. Non dobbiamo dimenticare che quello per Reggio era un periodo difficilissimo, in cui spesso e volentieri la nostra città finiva sotto l’occhio del ciclone per i tristi eventi legati alla criminalità organizzata. La Reggina di Nevio Scala dunque, ha rappresentato come meglio non poteva una forma di riscatto sociale, entrando di diritto non solo nella storia dei colori amaranto, ma anche nel cuore di chi ha sempre avuto una visione romantica del calcio. Il biglietto d’ingresso costerà solo 2 euro e 50, ma se non fosse stato per lo scopo benefico, avevamo pensato addirittura ad un ingresso gratuito. Ringrazio chi ci ha dato una mano nell’organizzazione, con particolare riferimento a Mimmo Praticò e Santo Frascati“. Il protagonista principale di questo favoloso tuffo tra passato, presente e futuro, risponde al nome di Ugo La Camera: da una sua idea infatti, è nato il gruppo facebook Leggende Amaranto, diventato in poco tempo promotore dell’iniziativa. “Quando ho deciso di creare il gruppo, sinceramente non mi aspettavo che saremmo arrivati a tanto. Ad un certo punto idee e sogni hanno rischiato di cozzare con il poco tempo a disposizione, ma a prevalere è stata la voglia di portare avanti questo sogno, caratterizzato dall’amore per la maglia ed i colori. Ringrazio la trasmissione Tutti i Figli di Pianca, che è stata la prima a cavalcare la mia idea ed a metterla in risalto. Per farvi capire quanto i calciatori di Scala tengano a questa partita, vi svelo un aneddoto: un giorno Onorato mi chiamò quasi piangendo perché si era fatto male durante una partita tra amici ed aveva paura di non riuscire a recuperare in tempo per il 27, mentre ieri, colmo di felicità , mi ha annunciato che sta meglio e ce la farà a scendere in campo. Un ringraziamento anche alla Reggina Calcio, che si è subito attivata per farci usufruire dello stadio Granillo“.
Sul tavolo dei relatori, un protagonista di quella Reggina, ovvero Massimo Mariotto: in testa qualche capello bianco, ma il fisico sembra lo stesso di quando faceva sognare il suo popolo con quelle favolose galoppate. “Il segreto di quella squadra? Abbiamo capito quali fossero i desideri della città , ci siamo immedesimati nella nostra gente. Eravamo una cosa sola, e proprio questo ci ha portato così lontano, verso obiettivi che inizialmente non avremmo neanche immaginato. La gioia che stiamo provando adesso, in vista dell’evento, è difficile persino da spiegare“.
Quando si parla di Reggina e non solo, il nome di un dirigente del calibro di Mimmo Praticò ha sempre il suo peso specifico. Il suo intervento, parte da ricordi indelebili. “Le navi di Sassari ed i treni speciali che hanno portato 12.000 reggini a Perugia e 21.000 a Pescara, rappresentano pagine di storia che non verranno dimenticati neanche tra mille anni. Mi auguro di cuore che la partita di sabato 27 giugno rappresenti un modo per riavvicinare la città alla sua squadra. Gli errori commessi dall’attuale società hanno portato alle recenti difficoltà , ma la speranza è che il ritorno della Reggina di Scala sia la continuazione della grande giornata di festa vissuta dopo la salvezza contro il Messina. Un evento autentico insomma, che non deve fermarsi al 27 giugno, ma bensì essere riproposto nel tempo“.
Sull’onda dei sentimenti tinti rigorosamente di amaranto, arriva il gran finale. Rosario Sasso, capitano della ‘banda Scala’, interviene infatti in collegamento telefonico. “Abbiamo una gran voglia di riabbracciare tutta la gente, e pertanto invito l’intera tifoseria a venire al Granillo sabato 27 giugno. Il nostro desiderio è quello di portare gioia e serenità , specie in un momento complicato per la nostra maglia…“. Un applauso scrosciante, fa da colonna sonora all’intervento del capitano.
Tutto pronto dunque, la Reggina di Nevio Scala sta per tornare. Perché l’amore, quello vero, può conoscere sia la gioia che la rabbia e la delusione, ma è più forte di tutto. Anche del tempo…
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