Falcomatà a tutto campo con RNP:”Il derby gioia viscerale. Scali? Fiducioso, che occasione per la città…”

Il punto di vista del Sindaco alla vigilia dei giorni decisivi per il futuro della Reggina. Una lunga e piacevole conversazione tra ReggioNelPallone.it ed il primo cittadino di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà –  che ringraziamo per la disponibilità dimostrata – che ha abbracciato molteplici temi. Dalla festa successiva alla salvezza nel derby, che lo ha visto protagonista in prima persona seguendo la squadra con i tifosi a Messina e poi durante la festa sul Lungomare, fino all’attuale momento d’incertezza con la tematica del possibile passaggio di proprietà di stretta attualità.

Per tracciare i confini di quello che è il momento vissuto dalla Reggina, divisa tra una grande soddisfazione sportiva ed un futuro societario ancora incerto è inevitabile partire dallo scorso 30 maggio.

Gli amaranto sbancano il San Filippo, mantengono il professionismo e regalano una gioia all’intera tifoseria. Un momento di straordinaria aggregazione della quale lei è stato protagonista in prima persona l’intera giornata. 

Abbiamo voluto dare un segnale forte. La testimonianza attraverso la presenza dell’amministrazione comunale, fin dalla partenza della trasferta dei nostri tifosi, del legame indissolubile che questa maglia ha con la città e non solo con gli appassionati sportivi. La Reggina è un caposaldo storico di questa terra che è nostro impegno valorizzare al meglio, di pari passo con gli innumerevoli altri importanti aspetti di cui ci occupiamo. Le dirò di più…

Prego. 

E’ stata un’occasione per riscoprire, ancora una volta, il legame viscerale tra la nostra gente e la sua squadra. Una simbiosi con la Reggina che si traduce in un messaggio denso di significati, che viene trasmesso di generazione in generazione, divenendo un vero e proprio valore. La Reggina non è una moda e questa passione divampante non conosce categoria perchè i reggini percepiscono l’amaranto come un fiero simbolo della città a dispetto di qualunque contesto. Il successo nello spareggio è stato un grande traguardo, il fatto che l’avversario fosse proprio il Messina un assist offerto dal destino per rilanciare la comunione tra la Reggina e la sua gente.

Un assist che, adesso, necessita di esser tradotto in rete. Raggiunto il primo obiettivo con il mantenimento della categoria, l’obiettivo è dare un futuro al club attraverso un rafforzamento della base economica. Come sta vivendo questa fase di incertezza?

Con la trepidazione del tifoso, innanzitutto. In questo doppio spareggio abbiamo vissuto nuovamente, e mi consenta di aggiungere finalmente, l’attesa sportiva. Un aspetto che per le note vicissitudini societarie è passato troppo spesso in secondo piano soppiantato da vicende extra-calcistiche che, è ovvio, non possono avere lo stesso appeal agli occhi di chi segue il club. Mi auguro che, attraverso il consolidamento aziendale, ci si possa apprestare a vivere un’estate serena, scandita dai temi di calciomercato, e poi un campionato durante il quale nei bar e nei punti di aggregazione della nostra città si possano tornare ad ascoltare soltanto discussioni circa una sostituzione mancata, un modulo calzante o meno, un successo agguantato all’ultimo minuto. Tutto ciò che riguarda il rettangolo verde e nient’altro. Più semplicemente, un ritorno alla normalità.

Ha avuto numerosi incontri con il presidente Foti nel corso di questi mesi – l’ultimo ci risulta nello scorso weekend, dopo l’incontro del numero 1 amaranto con il gruppo Scali – ed ha avuto modo di esser aggiornato sull’andamento delle contrattazioni in essere per la cessione del club. Nelle ultime ore abbiamo registrato un ritorno in auge della pista australiana. Quali sono le sue sensazioni al momento?

Sono fiducioso sul fatto che la Reggina possa conoscere una nuova fase in grado di garantirle un futuro. E’ questo, inevitabilmente, il primo aspetto considerate le prossime scadenze. Completata questa fase saremo pronti a capire quali possano essere le prospettive ed il ruolo che potremo avere come amministrazione. Il presidente Foti è un uomo serio e vuole il bene della Reggina, sono sicuro che lascerà la squadra in ottime mani. Faccio un raffronto con l’esperienza che stiamo vivendo con l’amministrazione comunale: malgrado la grave situazione della quale tutti sono a conoscenza, la mia idea è che non si possa continuamente vivere nell’emergenza quotidiana. Bisogna andare oltre e lasciare un’impronta del proprio operato. In questo caso, inaugurando questa nuova fase, la Reggina riuscirebbe a mettersi nelle condizioni migliori per intraprendere questa via. 

Ha avuto modo di conoscere Scali personalmente?

No, ma nel momento in cui l’affare dovesse andare a buon fine saremmo ben lieti di riceverlo. Crediamo in una politica di dialogo concreto ad ogni livello. Non esistono, e non possono esistere, compartimenti stagni in una città come Reggio Calabria. E’ attraverso la sinergia che è possibile raggiungere obiettivi che non sarebbero mai individuali, e dunque interessanti solo per una parte, ma comuni. 

Nei contatti avuti con Foti, dalle referenze avute sul gruppo australiano, dal quadro d’insieme che in qualità di primo cittadino le è possibile avere, quali sarebbero le conseguenze positive che la conclusione dell’accordo avrebbe non solo per la Reggina ma per la città?

Reggio è una città che ha bisogno di ricreare un clima di fiducia intorno ad essa, deve ricostruire la propria immagine nei confronti dei propri cittadini e di tutti coloro i quali, lontani dallo Stretto, ci guardano. L’investimento di un gruppo come quello che ha a capo Nick Scali si tradurrebbe in un messaggio positivo per tutto l’ambiente, contribuirebbe – attraverso un’esperienza diretta –  a ricreare quel clima di fiducia di cui abbiamo bisogno per ripartire. Vedere un impegno tangibile, di questa entità, in una città come la nostra e in questo dato momento storico sarebbe un volano per riprendere un percorso virtuoso. Uno stimolo per tutte le persone perbene, e sono tante, che in questo momento hanno bisogno di un segnale per raccogliere il coraggio necessario a fare un passo in più verso i propri obiettivi.

Solo uno stimolo, per quanto concreto possa essere, o un’opportunità tangibile per la città?

La riterrei una grande occasione. Intanto perchè un imprenditore di questa affidabilità e spessore morale qualora decidesse di affrontare un passo così impegnativo non lo farebbe certo per rimetterci. Testimonierebbe quindi la fertilità del nostro territorio anche per iniziative di matrice imprenditoriale che naturalmente si traducono in benefici comuni e non solo riferiti al diretto interessato. Poi per una componente meno fredda e razionale, legata allo splendido messaggio che questa operazione comporterebbe: un uomo che gli eventi hanno portato lontano dalla sua terra dimostra così il proprio amore per la città d’origine e per il territorio che essa rappresenta. Una manifestazione oggettiva di quanto, tante volte, chi vive lontano da qui ha più a cuore le sorti della nostra città rispetto a chi la respira ogni giorno. 

Se potesse mandare un messaggio a Nick Scali, in conclusione e alla vigilia dei giorni cruciali per il futuro amaranto, cosa gli direbbe?

Gli direi che la Reggina è – come dicono a Barcellona – mes que un club (più che una squadra, tradotto dal catalano, ndr). Trovo sia un’espressione capace di sintetizzare al meglio il valore della maglia amaranto che trascende il solo ambito sportivo e abbraccia il patrimonio culturale, storico, sociale del nostro territorio. L’amministrazione comunale e la città – ha assicurato il Sindaco a ReggioNelPallone.it – sono pronte ad accogliere a braccia aperte le persone serie, e lui lo è a pieno titolo, che vorranno rilanciare i nostri colori.