Le macerie dopo il derby, non è stata una sconfitta come le altre quella contro la Reggina. Perfino le storiche due retrocessioni consecutive dalla A non avevano avuto lo stesso impatto sul club peloritano: quella maturata al San Filippo, se non dovessero intervenire nuovi soggetti imprenditoriali, rischierebbe di assomigliare ad una morte sportiva.
Pietro Lo Monaco ha interrotto il suo silenzio ed in conferenza stampa ha ufficializzato il suo addio al Messina, non sarà lui ad iscrivere la squadra al prossimo campionato. “Il 3o giugno chiudiamo la nostra gestione, pagheremo tutti gli “eroi” che ci hanno condotti alla retrocessione. Poi, saldata ogni pendenza con i tesserati, lasceremo la società che sarà acquistabile gratis e con i conti in regola. Il Messina non è pulito, di più. Non metto più un euro, non perché non voglio, non posso farlo”.
Un concetto che viene ribadito da Lo Monaco che non vorrà un solo euro dal prossimo, eventuale proprietario del Messina. Il suo impegno termina irrevocabilmente il prossimo 30 giugno. Chance ripescaggio? L’ex patron giallorosso è chiaro. “Chi subentrerà avrà i soli obblighi per accedere, appunto, al ripescaggio. Ovvero la somma a fondo perduto, più la fideiussione bancaria”. Nel dettaglio, circa un milione suddiviso in 600.000 euro di fee d’ingresso per la Lega e 400.000 di garanzia.
Durissime le critiche rivolte al Sindaco di Messina Accorinti, “fa solo chiacchiere, dovrebbero murargli la bocca con il cemento armato quando parla del club” e alla città che non ha dimostrato a suo avviso amore per i propri colori. “Abbiano risanato la società, vinto un campionato come la D che non conoscevamo e poi siamo stati ripagati solo da 700 abbonati. Abbiamo conquistato il primo posto e la risposta? Ancora solo 300 abbonati. Lì dovevo smettere, la risposta era inequivocabile: i numeri sono impietosi per la città”.
Club dunque in vendita a costo zero. E se non dovesse arrivare nessuno? “Mi dispiacerà, ma al momento nessuno mi ha contattato. Se ci dovesse essere un ripescaggio il Messina è in pole position. Il 10 luglio, se non ci saranno acquirenti, la squadra sarà comunque iscritta in D perchè vantiamo dei crediti con la Lega”.
La conclusione è amara ed è uno schiaffo all’ambiente giallorosso. “Il tessuto di questa città permette l’Eccellenza, non c’è un imprenditore messinese disposto a prendersi questa squadra gratis. Nessuno farà qualcosa per la sua città. Io sono qua, li sfido pubblicamente. La società Acr Messina è qui e il proprietario uscente non vuole un euro. Vorrei perdere questa sfida ma sono sicuro di vincerla”.
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