Ci sono partite e partite, sconfitte e sconfitte. Quella maturata al San Filippo dal Messina, per mano della Reggina, in un derby-spareggio che ha visto gli amaranto condannare alla retrocessione per la terza volta i giallorossi non è come le altre. Lo riconosce Carmine Coppola che in un’intervista rilasciata quest’oggi alla Gazzetta del Sud non si nasconde. “Ancora oggi non riesco a credere a quello che è successo. Ad un certo punto la squadra sembrava salva, poi nel finale di stagione è ‘scoppiata’ e la corte del Coni ha fatto il resto”.
Dopo la decisione dell’ultimo grado della giustizia sportiva, tuttavia, c’erano ancora due partite da giocare nelle quali il Messina partiva in vantaggio ed aveva in mano il proprio destino. Non è andata come Carmine Coppola pronosticava alla vigilia. “Nel derby di ritorno c’ero anch’io al San Filippo, sono andato allo stadio tranquillo perchè pensavo che ce l’avremmo fatta: avevamo la migliore classifica, giocavamo in casa e come rosa non eravamo inferiori alla Reggina”.
Poi, però, al gol di Insigne si aggiunge quello di Balistreri. “Ho sofferto per 90′, in alcuni momenti avrei voluto scendere in campo per dare una mano a battere la Reggina”, perchè una cosa è certa, “una retrocessione così non la puoi nè dimenticare nè cancellare. Abbiamo perso la Lega Pro per mano della Reggina, una vera e propria mazzata per i nostri tifosi, molti dei quali ho visto piangere a fine partita. Anche se venissimo ripescati domani stesso quello che è accaduto non lo dimenticherà nessuno”.
Terza retrocessione firmata dagli amaranto e futuro quindi in D? Non sarà questo il destino dei giallorossi secondo Carmine Coppola. “Non ho dubbi sul fatto che il Messina verrà ripescato”, conclude.
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