Oltre 170 presenze in prima squadra, impreziosite da 11 reti. No, quando parli di Nino Barillà non puoi fare riferimento ad un semplice ex, ma ad un vero e proprio tifoso amaranto, un autentico “figlio del Sant’Agata”. Alla vigilia del ritorno del derby che vale una stagione, il centrocampista catonese, attualmente in forza al Trapani, è intervenuto ai microfoni di Touring.
EMOZIONE AMARANTO- Ero allo stadio martedì, e devo dire che la Reggina è stata nettamente superiore al Messina. No, non mi va di dire chi è stato il migliore, quello magari lo lascio all’allenatore: per quanto mi riguarda, tutti i ragazzi sono stati davvero bravissimi. Vedere il Granillo con tutta quella gente è stata un’emozione stupenda, si vedeva che c’era voglia di stringersi, lottare e combattere insieme ai colori amaranto. Sabato quasi certamente sarò a Messina per vedere anche il derby di ritorno, ma ancora non posso darlo per certo, in quanto dipende da mia moglie: per chi ancora non lo sapesse, aspettiamo un bambino…
EFFETO TEDESCO- Tedesco è stato fondamentale per questa squadra, le qualità che aveva da giocatore le sta dimostrando anche da allenatore. Conosco molto bene Giacomo, avendoci giocato insieme, ed è uno che trasmette carica positiva ed entusiasmo, ma al contempo serenità . Il suo valore da mister, ho potuto constatarlo di persona, assistendo all’allenamento di rifinitura prima del derby.
GIOIE E DOLORI- A Trapani ho vissuto un’annata fantastica, anche se oltre alle gioie ci sono stati anche tanti dolori. Abbiamo disputato un girone d’andata in perfetta linea con l’obiettivo salvezza, ma da gennaio in poi ci sono state alcune difficoltà , dovute più ai risultati che alla qualità delle prestazioni, perché quelle ci sono sempre state. Dispiace per Boscaglia, che ha pagato con l’esonero, ma devo dire che con l’arrivo di Cosmi mi sono trovato più a mio agio, trovando maggiore spazio e sfruttando le mie caratteristiche. I gol? Vabbè, quelli sono arrivate grazie a delle ciabattate (sorride, ndr). A livello generale, in B è stato il solito campionato livellato sia in testa che in coda. E’ difficile sbilanciarsi sui playoff, visto che si tratta di gare in cui può succedere di tutto in ogni istante, e noi come Reggina ne sappiamo qualcosa, essendo stati eliminati all’ultimo secondo in casa del Novara. Se devo fare un pronostico tuttavia, dico che alla fine la spunterà il Bologna, in quanto ha l’organico migliore.
FUTURO GRANATA- Il mio futuro vorrei che fosse a Trapani. Mi hanno accolto come uno di famiglia, facendomi sentire a mio agio nonostante le difficoltà di ambientamento avute nei primi 6 mesi. L’ambiente è ottimo, la città è affezionatissima alla sua squadra: per quanto mi riguarda, sono pronto a rimanere con tanto entusiasmo.
Commenti