“Dirty soccer”, questo il nome dell’inchiesta che da questa notte sta scuotendo il mondo del calcio italiano. “Calcio sporco”, è la traduzione letterale dell’operazione, partita dalla DDA di Catanzaro, che già dalla notte tra lunedì e martedì ha portato al fermo di circa 50 soggetti tra presidenti, dirigenti e calciatori di vari club.
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Arresti e perquisizioni in 21 provincie italiane, tra Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia, il capo d’accusa è associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall’associazione mafiosa. Il quadro è tremendo.
Sarebbe coinvolta la ‘ndrangheta e l’inchiesta stessa nasce da un’intercettazione di Pietro Iannazzo, elemento di spicco di una cosca lametina.
I dettagli saranno resi noti in una conferenza stampa organizzata per le ore 11 nel capoluogo calabrese.
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