Il calcioscommesse getta nuovamente il sistema-pallone italiano nella bufera: parte l’inchiesta della DDA di Catanzaro che ha già portato all’arresto di oltre 40 persone (5 latitanti). Il capo d’accusa è associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall’associazione mafiosa.
Le partite di Serie D sotto inchiesta: c’è l’Hinterreggio ma nessun indagato
Le partite di Lega Pro sotto inchiesta: tremano Barletta e Vigor
‘Dirty Soccer’: i nomi dei 50 arrestati nella nuova inchiesta sul calcioscommesse
LA DIRETTA DI RNP – non è necessario aggiornare la pagina, si ricarica automaticamente ogni 20″
19.52-Ora cadiamo tutti dalle nuvole? Sapevamo tutti che quotare la Serie D sarebbe stato rischioso. Con le società di alcuni presidenti e/o dirigenti arrestati abbiamo disputato delle partite e ci siamo giocati titoli e ripescaggi negli anni. Mi chiedo dove siano state in quel tempo le associazioni, le leghe e la federazione che ora non mancheranno di costituirsi parti lese in questa vicenda. Contro la società di Moxedano & figlio (entrambi arrestati NdR) , all’epoca chiamata Torre Neapolis, abbiamo perso una finale di Coppa Italia… Questo il commento di Lorenza Visentini, dg del Delta Porto Tolle, ai microfoni di tuttolegapro.
ORE 17:10: RNP – La Reggina non è indagata, nessuna perquisizione in sede
ORE 16:40 – La Lega Pro è diventata la fogna del calcio professionistico e invece dovrebbe essere la base, il punto di partenza verso alti livelli. Macalli non si è mai costituito in tribunale per chiedere il risarcimento danni in tutti i casi simili precedenti, sarebbe il minimo da fare nei confronti di dirigenti e tesserati che inquinano la nostra lega. Facciamo già fatica a vendere il prodotto, così si svilisce completamente. La Lega Pro conquista le prime pagine non per lodevoli iniziative ma sempre per scandali, fallimenti, arresti e truffe varie”. Così il DG dell’Ischia Iodice in esclusiva a TuttoLegaPro.com.
ORE 15:45 – “Ogni volta pensi che basti e invece c’è una nuova puntata. La Lega dilettanti, per le dichiarazioni di Belloli che devono essere verificate, e la Lega Pro avevano già una serie di problemi: ora sono in una situazione di grande imbarazzo”. Così il presidente del Coni Giovanni Malagò sul nuovo filone del calcioscommesse. (ansa.it)
ORE 15:35 – Vigor a pezzi: arrestato il DS, indagato il presidente, perquisita la sede
ORE 15:15 – Si aggrava posizione del Barletta: perquisita casa del presidente
ORE 15 – Calcioscommesse, Codacons:”Azioni legali per tutelare i tifosi vittime della vicenda”
ORE 14:40 – Tavecchio:”Noi parte lesa. Scommesse in D? Un errore”
ORE 14:12 – “Aprire alle scommesse il mondo dei dilettanti è stato un rischio, perché ci sono oltre 160 squadre e le partite non sono trasmesse, quindi sono difficili da controllare”: così Damiano Tommasi (Aic) sul nuovo filone del calcioscommesse emerso oggi nei campionati di Lega Pro e Dilettanti. “Il nostro mondo – aggiunge il presidente del sindacato dei calciatori – è allettante per chi persegue il malaffare. Serve chiarezza nel più breve tempo possibile”.
ORE 13:41 – Tentata combine Barletta-Catanzaro fermata da Cosentino?
ORE 13:15 – “Barletta-Vigor Lamezia è stata truccata”
ore 12:33 – Si muove ufficialmente la procura federale.
ORE 12:32 – Parla ancora il dott. Ruperti. “Il diesse della Vigor Lamezia, Maglia, è coinvolto in Barletta-Catanzaro e Barletta-Vigor. In quest’ultimo caso sono riusciti a ottenere il risultato previsto, nel primo caso no”
ORE 12:30 – Ruperti sulla prosecuzione dell’indagine. “In tutto vi sono 77 indagati, l’indagine non è chiusa. Di alcuni non abbiamo dati i nomi ma hanno ricevuto avviso di garanzia. Ci sono state due perquisizioni, a Sambiase e Lamezia.
E’ coinvolto anche un elemento della Polizia di Stato della Questura di Ravenna: era uomo di fiducia di Di Lauro che riteniamo elemento fondamentale dell’organizzazione e direttamente scommetteva sulle partite”. (tuttolegapro.com)
ORE 12:25 – Tra le squadre che iniziano a prendere le distanze dalla vicenda la Fidelis Andria. “Tra le partite “incriminate” ci sarebbe Fidelis Andria – Puteolana del 23 novembre 2014. È evidente, in quanto emerge inequivocabilmente dall’elenco degli arrestati (unico elemento inoppugnabile sulla vicenda) che alcun coinvolgimento vi è stato da parte della Fidelis Andria in quanto nessun proprio tesserato risulta implicato. La Fidelis Andria invita dunque gli addetti ai lavori a non strumentalizzare ulteriormente tale penosa vicenda che non ci riguarda e diffida chiunque dall’accostare ad essa il nome del nostro club. In caso contrario saremo costretti ad utilizzare qualsiasi strumento legale per porre rimedio al danno d’immagine arrecato”.
ORE 12:20 – “Se il quadro è questo, è una situazione drammatica – ha dichiarato Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori – probabilmente in situazioni di questo genere servirebbe un intervento sulla gestione dei campionati con maggiori controlli. Quella delle serie minori è una realtà difficilissima dal punto di vista economico, si conosce in quali situazioni versano i club di Lega Pro e Serie D. Bisognerà effettuare controlli perché se il quadro è questo, che sembra di più ampi contorni nei numeri, ci troviamo di fronte a una situazione di assoluta emergenza”
ORE 12:14 – DDA Catanzaro. “Nel capo di imputazione viene contestata oltre la frode sportiva anche la corruzione tra privati, che dal legislatore viene sanzionata con una pena che arriva fino a 9 anni”
ORE 12:12 – Tra i calciatori indagati nell’ambito dell’operazione della polizia di Stato “Dirty Soccer”, sul calcioscommesse, coordinata dalla DIA di Catanzaro, risultano anche gli ex messinesi Domenico Giampà, in questa stagione in forza al Catanzaro e Arturo Di Napoli, il quale, lasciata la panchina del Savona allena il Vittoriosa Stars a Malta. (messinasportiva.it)
ORE 12:07 – “Vuole vincere il campionato con una squadra di babbi ma devo essere pagato prima”. E’ uno stralcio dell’intercettazione riportata da Ruperto. A parlare è il pregiudicato Iannazzo riferendosi a Moxedano, presidente del Neapolis, che si era rivolto a lui per ottenere vantaggi utili al successo della sua squadra nella Serie D.
ORE 12:04 – Sempre dalla conferenza di Catanzaro. Scontate le ripercussioni a livello sportivo. Il procuratore Palazzi ha già chiesto l’incartamento per procedere.
ORE 11:55 – “Giocano su tutto. Anche sulla Serie A cinese, sul basket estero. Si sono giocati una partita di tennis asiatica. Hanno messo le mani dappertutto”. E’ sempre Ruperto della squadra mobile di Catanzaro.
ORE 11:52 – Sempre Ruperto. “Ci sono soggetti che stanno nelle società solo con l’obiettivo di vendere le partite. Spesso le vengono con la giocata “over”. C’è il DS dell’Aquila che fa interviste quotidiane sulla lealtà sportiva eppure compra le partite per la sua squadra. Non solo per farla vincere ma anche e soprattutto per guadagnarci perchè scommette ingenti somme su questi incontri”
ORE 11:50 – Ancora Ruperto. “Moxedano, con l’aiuto di Iannazzo, voleva vincere il campionato senza investire denaro nella costruzione della squadra. L’obiettivo iniziale è quello, poi si inizia a coinvolgere l’ambito delle scommesse per lucrare. Si parte dal Neapolis, dunque, e si va oltre. Tutti i soggetti si conoscono. Gli imbroglioni sanno chi sono gli altri imbroglioni. La stessa cosa accaduta con il Neapolis succede con il Brindisi. Entrambe le società, in questo momento, stanno giocando i playoff promozione. Le intercettazioni sono chiare, inequivocabili, oggettive. Ci si vendeva anche per 5000 euro”.
ORE 11:46 – Dott. Ruperto, dirigente squadra mobile Catanzaro. “Condotta una operazione gigantesca, durata mesi. Abbiamo trascritto circa 10.000 intercettazioni. E’ un’inchiesta partita dal nostro territorio che poi è andata oltre su tutto il piano nazionale e internazionale. Tutto parte dai contatti del pregiudicato Iannazzo con il presidente del Neapolis Moxedano (già presidente del Napoli e del Savoia) con l’obiettivo iniziale di far vincere il campionato ai campani. La prima partita combinata è con l’Hinterreggio, da lì si va avanti”.
ORE 11:42 – Renato Cortese, dirigente servizi centrali operativi polizia di stato. “Soddisfatti del brillante risultato di aver arrestato diversi soggetti che combinavano le partite. Soddisfatti di aver, così, anche contrastato la ‘ndrangheta. Il sapore, tuttavia, resta amaro. Intere generazioni di giovani e meno giovani che ogni giorno seguono la loro squadra non potranno che restare smarriti di fronte ai comportamenti di protagonisti del mondo del calcio che hanno vanificato le speranze di chi ancora crede nei valori dello sport. Allenatori, calciatori, dirigenti importanti di tante squadre: bisogna prendere coscienza della situazione disarmante”
ORE 11:38 – “Da me truffaldini e disonesti nemmeno vengono. Perchè se qualcuno viene a chiedermi di vendermi una partita, prima lo sputo e poi lo denuncio”. Parole di Giuseppe Cosentino rilasciate a catanzaroinforma.it. “A Catanzaro negli anni passati, forse, avete avuto brutte sorprese. Ma adesso ci sono io e potete stare tranquilli. La mia azienda mi porta ad avere interessi internazionali e non mi vendo per poche migliaia di euro. Questa brutta gente lo sa e non ci prova nemmeno a contattarmi per i loro giochi sporchi”.
ORE 11:30 – Parla Giovanni Bombardieri, procuratore aggiunto di Catanzaro. “Stiamo parlando di soggetti estremamente pericolosi. Ci sono anche reati diversi ed efferati come sequestro di persona o minaccia. Gente disponibile a vendere le gare della propria squadra. Nel caso di una partita combinata e finita con il risultato sperato i soggetti coinvolti al termine della gara, nel gioire per il buon esito, rimproveravano tutti coloro i quali non avevano accettato di partecipare alla farsa. L’allenatore (coinvolto nell’inchiesta e arrestato questa notte, ndr), nella conferenza post match, nel giustificare la sconfitta della sua squadra accusò addirittura proprio i calciatori che non avevano partecipato alla combine di averla causata”
ORE 11:28 – Ancora il dott. Lombardo:”Sappiamo per certo che altre procure hanno dei faldoni aperti su questo caso.”.
ORE 11:25 – Sempre Lombardo:”In Lega Pro una serie di partite sono state oggetto di certa combine. Questi soggetti tramavano per estendere la combine e provare così ad indirizzare alcune partite anche di B e competizioni maggiori. Tra i finanziatori ci sono una serie di stranieri (serbi, maltesi e albanesi) e nella misura cautelare adottata imputiamo anche il crimine internazionale. Non abbiamo potuto agire prima perchè questo filone è legato ad un’inchiesta sulla ‘ndrangheta e quindi su Iannazzo, dovevamo prima di tutto chiudere quella per non comprometterla”
ORE 11:22 – Parla il dott. Lombardo, procuratore della DDA di Catanzaro:”Risultati del procedimento sono clamorosi. Tutto parte dall’indagine sulla cosca Iannazzo. Seguendolo, scopriamo che Iannazzo entra in contatto con dirigenti del Neapolis (Serie D) e da lì scopriamo tutti i legami esistenti”.
ORE 11:15 – Iniziata la conferenza stampa della DDA di Catanzaro per presentare i dettagli del caso
ORE 10:50 – Calcioscommesse, le partite di Serie D sotto inchiesta: c’è l’Hinterreggio ma nessun indagato
ORE 10:37 – Calcioscommesse, le partite di Lega Pro sotto inchiesta: tremano Barletta e Vigor
ORE 10:20 – ‘Dirty Soccer’: i nomi dei 50 arrestati nella nuova inchiesta sul calcioscommesse
ORE 10:00 – Terremoto in Lega Pro: torna l’incubo scommesse, coinvolta la ndrangheta?
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