Di fronte ad un “Matusa” stracolmo in ogni ordine di posto, il Frosinone ha battuto per 3-1 il Crotone, celebrando una delle imprese più incredibili del calcio cadetto. I ciociari, con una giornata d’anticipo, passano dalla Lega Pro alla serie A nel giro di due stagioni, a dispetto di realtà molto più blasonate ed accreditate alla vigilia, Bologna su tutte. Un miracolo calcistico, che vede in Roberto Stellone il principale protagonista: a 38 anni ancora da compiere, l’ex attaccante della Reggina si regala due promozioni consecutive, ponendo le basi per una carriera davvero rosea (dopo un anno nella Berretti, ha assunto la guida della prima squadra ciociara a partire dal 2012). Gioisce anche Mirko Pigliacelli, che da gennaio a maggio del 2014 ha difeso i pali della Reggina: per il portiere scuola Roma, che negli ultimi mesi era stato scavalcato da Zaffino, 16 presenze da titolare.
Tornando all’esperienza di Stellone in riva allo Stretto, l’attuale mister del Frosinone arrivò a Reggio nel campionato 2003/2004; in quell’annata fu bloccato da più di un problema fisico, realizzando, in 16 presenze, solo 1 gol (peraltro di rara bellezza) sul campo del Bologna.
Oltre al trionfo di Stellone, da ricordare quello di altri due ex amaranto: strepitosa promozione anche per Fabrizio Castori, che con il suo Carpi ha vinto il torneo cadetto, mentre Mimmo Toscano ha riportato subito Novara in serie B.
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