Il Gbi non vuole fermarsi proprio sul più bello. Certo, vincere in casa della Pro Pellaro rappresenterebbe una vera e propria impresa, ma anche a Melito Porto Salvo i biancazzurri sono riusciti a ribaltare il pronostico, conquistando una finale che vale l’accesso in Prima Categoria. “Non abbiamo mai fatto calcoli, pensando solo a portare a casa il massimo della posta in palio– dichiara a Rnp il Copresidente Nicola Sapone-, quindi non vedo perché il fatto di dover vincere debba rappresentare un freno. Semmai, sarà uno stimolo ulteriore. Non ci spaventa neanche dover giocare fuori casa, dal momento che Ravagnese si sta mobilitando in vista di questa tappa così importante: domani, al Campoli, ci saranno almeno 250 sostenitori al nostro seguito“.
Nessuna paura dunque, ma tanto rispetto per la vice-capolista del girone F. “La Pro Pellaro merita stima e considerazione. Il ricorso che abbiamo fatto in merito alla posizione irregolare di un loro tesserato– spiega Sapone-  che ci ha visto consegnare la vittoria a tavolino durante il campionato, è un aspetto legato al calcio. Chiunque al nostro posto avrebbe fatto quel ricorso, ma ciò non intacca minimamente il rapporto di amicizia che esiste tra le due società , ed il grande rispetto che nutro verso dirigenti, calciatori e tecnico dei nostri prossimi avversari. Sono certo che tutto si svolgerà all’insegna della correttezza e del totale fair play, anche perché dalla Pro Pellaro siamo sempre stati accolti benissimo“.
In panchina un grande condottiero, in campo la forza sta nel collettivo. “Mister Errigo- prosegue-  ha svolto un lavoro eccezionale, ed è stato decisivo soprattutto dopo la sconfitta nello scontro diretto col San Gaetano: quel giorno c’era grande scoramento, nessuno credeva più nel raggiungimento dei playoff, ma lui non ha mollato di un centimetro, infondendo la giusta carica. Al di là di come finirà la gara di domani, credo che ci siano tutti i presupposti per vederlo col Ravagnese Gbi anche nella prossima stagione. Ricciardi elemento di categoria superiore? Assolutamente si, la Pro Pellaro in tal senso ha un giocatore di livello assoluto, che con queste categorie c’entra poco o nulla. Da parte nostra invece, non punto su nessuno in particolare, o meglio, punto su tutti. Il nostro segreto è il gruppo, un gruppo che fa quadrato anche nelle difficoltà e che lotta sempre col giusto spirito. La vittoria di Melito– conclude- è una dimostrazione lampante di quanto ho appena detto…“.
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