Oltre la sconfitta, oltre l’amarezza per una retrocessione davvero rocambolesca. Nella serata di venerdì, il Bocale Calcio ha tenuto la consueta cena di fine anno, per salutare la stagione appena andata agli archivi. Al Bowling di San Gregorio erano presenti società , staff tecnico e giocatori, per ribadire che l’attaccamento ai colori biancorossi non conosce categoria.
“Come società ci abbiamo sempre messo la faccia- dichiara il Presidente Onorario Pippo Cogliandro-, sia nei momenti belli che nei momenti difficili. Ripeto quello che ho detto all’indomani di Castrovillari, ovvero che ci prendiamo tutte le responsabilità per questa retrocessione. Fatta la debita premessa, va detto che da quando faccio calcio questa è la stagione più sfortunata di sempre. Nel girone di ritorno abbiamo perso due sole partite, potendo contare sulla quinta miglior difesa di tutto il torneo. E’ veramente assurdo, pensare che questa squadra sia retrocessa. L’errore principale? Forse è stato quello di aver tenuto in rosa qualche calciatore, che stava avendo un rendimento decisamente sottotono: abbiamo premiato il cuore anziché la tecnica, ma visti i valori su cui si basa questa dirigenza, è uno sbaglio di cui non ci pentiamo“. Ed è proprio dalla dirigenza, che il Bocale intende ripartire. “Siamo una società forte, compatta ed ambiziosa- prosegue il massimo dirigente-, che di certo non si fermerà davanti ad una retrocessione. Il progetto resta solido, da questa amarezza trarremo nuovi stimoli. Strategie per il prossimi anno? E’ ancora presto, ma l’intenzione è quella di completare l’organico il prima possibile, perché la scorsa  estate forse ci siamo concentrati troppo sulla struttura societaria, a discapito della rosa. Si, vogliamo ripartire dalla vecchia guardia: Santino Cogliandro e Saviano per quanto ci riguarda sono confermatissimi, se avrà superato l’infortunio saremmo felicissimi di tenere con noi anche Laurendi“.
Bocale in Promozione dunque, ma occhio a possibili ribaltoni. “Bisogna accettare con serenità il verdetto del campo– commenta il vicepresidente Nino Spinella-, e quello dice che la Promozione ad oggi è il campionato che ci compete. Certo, se ci dovessero essere possibilità di ripescaggi o di acquisizione di titoli, certamente non ci tireremmo indietro, anche perché questo gruppo l’Eccellenza la meriterebbe pienamente. Adesso, pensiamo a riorganizzarci, stabilendo le linee guida per il futuro e dando nuova linfa al progetto. Anche quest’anno una miriade di infortuni? Siamo attenti e vigili anche sotto quest’aspetto, ed in tal senso il rifacimento del manto erboso del Campoli dovrebbe rappresentare un rimedio efficace. Di sicuro, ripartiremo senza lasciare nulla al caso“. Su tecnico ed eventuali acquisti, Spinella non si sbilancia. “Lo Gatto rimane un tecnico preparatissimo, ma è prematuro affrontare certi discorsi. Il campionato è finito da poco, bisogna procedere per gradi. Prima il nuovo assetto societario, poi la questione allenatore e subito dopo la composizione della squadra. Le prossime novità , le conoscerete prima del 30 giugno...”.
In merito a mister Lo Gatto, interviene anche il direttore generale Nino Cogliandro. “Avrei voluto dedicare la salvezza a due persone che l’avrebbero meritata più di tutti- dichiara-, ovvero Piero Lo Gatto e mio fratello Pippo. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta, e se bisogna trovare un colpevole principale, è giusto individuarlo nel sottoscritto, visto che questa squadra l’ho costruita io. Al di là di tutto, resto convinto che senza gli infortuni di gente del calibro di Borghetto, Santino Cogliandro e Laurendi, saremmo qui a commentare un’altra salvezza tranquilla. Tornando al mister, ormai è entrato nel cuore sia del Bocale che della famiglia Cogliandro: decideremo insieme, tra qualche settimana, se continuare per il quarto anno di fila oppure lasciarci da grandi amici“. Autocritica ma niente rimorsi dunque, anche se su alcuni calciatori il dg non nasconde la propria delusione. “Per ritornare protagonisti– conclude-, servirà almeno un rinforzo importante per reparto. Riguardo la squadra di quest’anno- conclude- vi assicuro che qualche elemento non vestirà più la maglia del Bocale, in quanto ci ha deluso profondamente sotto l’aspetto del comportamento“.
Rabbia, speranze, progetti. Un messaggio per tutti: il Bocale non molla…
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