Tutto come previsto. Purtroppo. La Reggina sbanca Martina Franca senza difficoltà , ma la sconfitta del Messina sul campo del Savoia rende tutto inutile. Reggio dice addio al calcio professionistico, l’ultima, flebile speranza riguarda il ricorso al Coni.
COSI’ DALL’INIZIO- I padroni di casa, salvi da due settimane, danno spazio a parecchi giovani, ma Imbimbo, alla caccia della sua prima vittoria, schiera subito il tridente offensivo Caruso-Arcidiacono-Tomi. Sul fronte amaranto Tedesco risponde per le rime, consapevole che solo i tre punti possono dare ancora un senso alla stagione: dentro contemporaneamente Di Michele, Insigne e Viola, mentre l’assetto difensivo, privo di Benedetti, vede il rientro di Cirillo e lo spostamento a sinistra di Di Lorenzo. A centrocampo, a far spazio all’attaccante in più è Mazzone.
VIOLA DI SPERANZA- L’inizio è di studio, ma al primo affondo la compagine dello Stretto passa. Siamo al 14′, quando Insigne premia come meglio non potrebbe il movimento di Viola, che non ha difficoltà a scaraventare alle spalle di Modesti. A parte una botta da fuori di Tomi che mette i brividi a Belardi, la reazione locale sfiora l’inesistente, anche perché la retroguardia di Tedesco imbriglia senza alcun affanno l’avversario più temuto, ovvero Arcidiacono. Alla sterilità avversaria, gli amaranto contrappongono un raggio offensivo spesso e volentieri ficcante. Un ispiratissimo Viola ha la palla del raddoppio al 24′, ma Modesti è bravo a chiudere con il corpo. Alla mezz’ora, a poter chiudere i giochi anticipatamente è Zibert, il quale però sbaglia mira da ottima posizione. Il primo tempo è tutto qui, con la Reggina che controlla e si distende con la stessa facilità . L’attenzione comincia a spostarsi su Torre Annunziata, dove il Messina sta pareggiando per 0-0 al termine del primo tempo.
ECCO IL SAVOIA…DOCCIA GELATA DAL GIRAUD- La sensazione che la pratica possa essere sbrigata anzitempo, trova piena conferma al 3′ della ripresa. L’assist griffato Di Michele è stupendo, proprio come il controllo in corsa con successiva girata di Viola: la sfera si insacca alla sinistra di Modesti, per l’attaccante di Taurianova una doppietta meritatissima. Tra il 57′ ed il 74′, la doccia gelata: no, il Martina non c’entra nulla, a mandare gli amaranto in serie D ci pensano i due gol del Savoia, contro un Messina sceso in campo al Giraud senza Corona e Nigro. Al Tursi invece, succede poco o nulla. I locali, in modo abbastanza casuale, timbrano un palo che avrebbe potuto riaccendere i giochi, mentre il giovane Maimone (entrato al posto di Di Michele, applauditissimo dal pubblico martinese) si divora il tris a due passi da Modesti.
GRAZIE RAGAZZI- No, non è una frase rivolta alla squadra, che al di là di una campionato falsato sotto ogni punto di vista, è riuscita nell’impresa di non centrare nemmeno i playout, obiettivo largamente alla portata. Il grazie infinito è per quei 50 ragazzi che oggi si sono recati a Martina, consapevoli di assistere ad un copione già scritto ma desiderosi di rendere onore, ancora una volta, al loro ideale ed ai loro colori.
LE ULTIME CARTE- Il futuro della Reggina, adesso si gioca su due tavoli. Il primo è quello del Coni, che accogliendo il ricorso del club di via delle Industrie riscriverebbe la storia della classifica, aprendo le porte dei playout. Il secondo invece, va da Reggio all’Australia, e riguarda la trattativa con il gruppo capeggiato da Nick Scali. Stavolta non si può fallire, altrimenti la “momentanea retrocessione” sarebbe solo il primo atto di un crollo verticale…
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