In occasione dell’ormai tradizionale cena di fine stagione in casa Bocale, è intervenuto ai nostri microfoni il tecnico Piero Lo Gatto, che ha espresso il suo pensiero conclusivo sull’annata amara vissuta dalla sua squadra, partita con obiettivi importanti, ma chiusasi con una retrocessione, giunta dopo i playout, figlia dei ben 15 pareggi ottenuti in campionato.
“Una stagione disgraziata, partita male, passata attraverso tantissimi infortuni e ancor più errori commessi da me, dalla squadra e dalla società . La scorsa estate abbiamo costruito un gruppo incompleto; vedendo che i risultati non arrivavano si è tentato di aggiustare le cose in corsa, tuttavia senza riuscirci appieno. Non siamo riusciti a trovare gli uomini importanti per dare la svolta, anche perché a mio parere le squadre vanno completate in estate se si vuole puntare ad un ruolo da protagonisti. Ho commesso tanti errori io stesso, il più grande dei quali forse quello di non aver convinto la società del bisogno impellente che avevamo di due elementi di spicco in fase offensiva. Strada facendo lo hanno capito anche loro, ma era ormai tardi per reperire gli elementi giusti. Noi non saremmo neanche dovuti arrivare a giocarci la partita di Castrovillari: abbiamo avuto tre match-ball decisivi per chiudere il discorso salvezza, contro Sambiase e Brancaleone in casa e l’ultima a Taurianova, dopo eravamo per giunta in vantaggio. Molte di queste avversarie hanno dimostrato di essere inferiori come qualità , ma erano molto superiori come personalità , l’elemento decisivo che ci sarebbe servito per fare la differenza in queste partite decisive. Devo essere sincero: avevo seri dubbi sulla possibilità di ottenere la salvezza a Castrovillari, perché sapevo che ci saremmo trovati di fronte un pubblico numeroso e rumoroso che avrebbe avuto il suo peso sulla sfida, ed ero ben consapevole di non avere una squadra dal carattere forte; i miei ragazzi erano certamente superiori tecnicamente, ma certe partite non le vinci con la tecnica, bensì con la grinta e il carattere, che come ho detto ci sono mancati nelle partite-chiave della stagione. Sul mio futuro è ancora presto pronunciarsi; intanto sarà necessario che il Bocale conosca il proprio, di futuro, sia calcistico, con la speranza di un possibile ripescaggio, che societario, con il progetto futuro da studiare e preparare. Soltanto in seguito ci incontreremo e vedremo quali sono i nostri programmi: se quello che è il mio progetto andrà ad incrociarsi con il progetto che la società mi esporrà , allora sarò ben felice di rimanere ancora al Bocale. Non nego che sarà determinante sulla mia scelta la possibilità che si punti ad un campionato importante, anche se in Promozione, ma soprattutto che non si commettano gli stessi errori di questa stagione. Anche nel calcio dilettantistico ci vogliono i fatti e non le parole, servono uomini importanti, elementi di qualità non solo tecnica ma anche umana; in questa stagione infatti il Bocale, a qualche personaggio importante ha qualcosa da rimproverare”.
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