Entusiasmo ed umiltà , per chi continua a lavorare ed a pensare in grande attraverso la tempra dei combattenti. Numeri e risultati alla mano, Fabio Crupi si è rivelato uno dei migliori tecnici emergenti di tutto il panorama dilettantistico. Dopo l’impresa di Locri, il tecnico gialloblù ha detto la sua nel corso di “Dilettanti in Onda”, trasmissione dedicata al calcio dilettantistico e condotta dal nostro Francesco Mansueto su Touring.
TRAGUARDO MERITATO- E’ giusto fare i complimenti allo straordinario pubblico di Locri, ma è altrettanto corretto sottolineare che la mia squadra ha ottenuto una vittoria limpida, aggiudicandosi i playoff meritatamente. Anche in campionato avevamo ampiamente dimostrato il nostro valore, basti pensare che contro una corazzata come la Cittanovese, capace di andare in Eccellenza con 3 turni di anticipo, all’andata abbiamo pareggiato ed al ritorno abbiamo vinto. I ragazzi sono stati straordinari, dal primo all’ultimo, ma è ancora presto per i trionfalismi. Non indossiamo il vestito elegante, ma bensì quello da lavoro, con le scarpe piene di fango e voglia di continuare a lottare ed a sacrificarci.
MODELLO GIALLOBLU’-Il futuro di Fabio Crupi non è importante, l’unica cosa che conta qui è il futuro della ReggioMediterranea. Per quanto mi riguarda, penso solo ed esclusivamente a questi colori. Qualcuno ha dimostrato scetticismo, quando la società ha puntato su di me ad inizio stagione? Riguardo questo ho tante cose dentro, ma prima di esternarle e di liberarmi, bisogna vincere lo spareggio: a quel punto, magari le tirerò fuori. Ripeto, la cosa che conta è centrare l’Eccellenza, perché sarebbe il giusto premio per un gruppo di ragazzi eccezionali e per una dirigenza modello.
PROGETTI E LAVORO- La competenza e le capacità dei Presidenti Leo e Cloro, sono sotto gli occhi di tutti da diversi anni. I risultati della prima squadra in tal senso parlano chiaro, così come parla chiaro ciò che è stato fatto a livello di settore giovanile, vedi la vittoria del titolo regionale dello scorso anno, con tanto di finali scudetto sfiorate. Tutti possono creare squadre e società , ma fare calcio è un’altra cosa. Il calcio passa dalla programmazione e dalle idee, e vi assicuro che qui c’è ancora tantissima fame di calcio, un calcio fatto di organizzazione e duro lavoro.
UN CALCIO CHE DEVE CAMBIARE- Domenica scorsa ho potuto portare mia moglie allo stadio, ed è filato tutto liscio. A Soriano invece è successa una vera e propria guerriglia, per colpa di un gruppo di incivili che oltre a rovinare la parte pulita della loro tifoseria hanno messo a repentaglio la nostra incolumità fisica. Se vogliamo parlare di calcio vero e credibile, è ora di dire basta a tutto questo, è ora di isolare chi non sa accettare una sconfitta o pensa di prendersi una vittoria con botte e minacce: che si intervenga a livello non solo calcistico, ma anche politico, per isolare certe persone o per fargli fare un campionato a parte. Quando andiamo in trasferta, portiamo con noi anche ragazzini di 16 anni, e siamo responsabili di quello che succede anche di fronte ai loro genitori ed alle loro famiglie…
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