Un cospicuo bottino di reti nel girone d’andata nella squadra che sarà poi vincitrice del campionato. Tanto basta ai Presidenti Leo e Cloro per convincersi delle capacità di un attaccante che, vista l’età (classe’94), può ancora crescere tanto. Stiamo parlando del centravanti della ReggioMediterranea Marco Siclari, vice-capocannoniere del girone B di Promozione, e decisivo nella semifinale playoff di Domenica in casa del Soriano. Una sua doppietta, infatti, ha permesso di aprire e chiudere il match che proietterà lui e i suoi compagni alla finale di Locri. Queste le sue parole, concesse ai microfoni di RNP.
TRA SORIANO E LOCRI – La partita di Soriano era ovviamente da prendere con le pinze, in quanto si trattava di un campo difficile, senza dimenticare che non avevamo alternative alla vittoria. Vorrei sottolineare, però, che non abbiamo ancora fatto nulla. Bisogna già pensare al Locri, una squadra che ha dimostrato di essere forte in tutti i reparti, con la migliore difesa del campionato. L’ambiente che ruota attorno agli amaranto non può che servirci da stimolo. Una piazza che può contare un tifo paragonabile ad una squadra di serie B, merita sicuramente rispetto, ma la nostra forza dovrà proprio essere questa. Trasformare tutto ciò in energia, senza dimenticare che basta il prestigio della partita in sè per caricarci. Una finale playoff è pur sempre una finale playoff, il segreto è non farsi condizionare da niente, e restare concentrati.
IL CALCIO MALATO –Â In fatti come quelli di domenica perde lo sport, anche se non voglio fare di tutta l’erba un fascio: conosco Soriano, i suoi cittadini e i calciatori stessi, si tratta per la maggior parte di bravissime persone. Alcuni ci hanno anche aiutato nel metterci al sicuro. Chi ha commesso determinati episodi, credo abbia poco a che fare con il calcio. Non lo ama e tende a macchiare la bellezza di questo sport.
L’AVVENTURA GIALLOBLU – Quando sono arrivato qui, a Gennaio, eravamo ancora fuori dai playoff, ma ho subito notato la bontà di un gruppo che non meritava quelle posizioni. Sia l’allenamento in settimana che le partite la domenica dimostravano questo, e non mi capacitavo di come potessimo trovarci in quella situazione. I fatti hanno poi dimostrato che non era possibile. Con il lavoro siamo infatti riusciti a tirarci su fino alla seconda piazza, peccato solo per i due scivoloni casalinghi che ci hanno arretrato al quarto posto.
ESPERIENZA E GIOVENTU’ – Il segreto del gruppo è la giusta amalgama tra giovani ed esperti: gente come Marcianò, Candido, Dascola, Marino sanno già come affrontare questo tipo di partite, già giocate anche in categorie superiori, e non possono che fare da guida ai più giovani come me, i quali possono deconcentrarsi anche facilmente nell’arco dei 90 minuti.
Anche se ancora giovanissimo, dunque, Siclari pensa e ragiona già da grande. Chiude con un pronostico, senza sbilanciarsi eccessivamente: “uno 0 a 1 può bastare, ma non mi pronuncio sul marcatore. Non è importante chi segna, basta anche un gol del portiere su calcio d’angolo all’ultimo minuto. Ciò che conta è vincere tutti, indipendentemente dal traguardo personale”.
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