“Potremmo non scendere più in campo”, più che una minaccia quella dei calciatori del Savoia era una provocazione che sta iniziando a produrre i suoi frutti. Nessuno ha ragionevolmente davvero preso in considerazione l’ipotesi che i biancoscudati non terminassero la stagione, giunta ormai alle ultime curve, a maggior ragione dopo aver ottenuto l’ormai pressoché matematica qualificazione ai playout.
Così, infatti, con ogni probabilità sarà. L’annuncio riguardante il possibile ritiro dal campionato era da considerarsi alla stregua dell’allenamento in piazza a Torre Annunziata, cioè un atto utile ad accendere ulteriormente i fari mediatici e dell’opinione pubblica sulle grandi difficoltà del club. Obiettivo raggiunto.
Il presidente Macalli, intervistato dai colleghi di SoloSavoia.it, spiega di star considerando l’eventualità di sbloccare i fondi della fidejussione per pagare così tutti quei soggetti che dallo scorso ottobre non ricevono un euro.
“L’importo della fidejussione costituisce solo parte del complesso degli emolumenti che i giocatori devono ricevere per contratto. Certo – assicura Macalli – sono consapevole che 600mila euro non sono bruscolini e la loro elargizione ai dipendenti risolleverebbe le sorti economiche della squadra che rientrerebbe nella condizione di proseguire la stagione”.
Quindi ci conferma – chiedono esplicitamente i colleghi di SoloSavoia.it – che è in seria considerazione la possibilità di escutere la garanzia? “Si, ve lo confermo. Io posso escuterla anche domani mattina senza l’autorizzazione di nessuno”, è la chiusura di Macalli che fa allontanare così più d’una nuvola, almeno temporaneamente, sull’orizzonte campano.
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