Vanno in archivio le gare di andata dei quarti di finale per Champions ed Europa League, che hanno vissuto tra sorprese e debacle inattese, ma soprattutto con il vessillo tricolore a garrire rumorosamente grazie alle prodezze delle tre squadre italiane ancora in corsa. Vince la Juventus con il Monaco, stravince il Napoli a Wolfsburg, mentre la Fiorentina domina a Kiev ma strappa un pareggio in pieno recupero.
In Champions League, si rafforza la candidatura della Juventus per far parte del quartetto delle semifinaliste. Pur non giocando una partita sontuosa, quale era stata quella di Dortmund, la formazione bianconera ottiene un successo che, seppur di misura, le consentirà di partire da un vantaggio minimo nel return-match del “Louis II°” di Montecarlo, che si disputerà settimana prossima. Il rigore siglato da Vidal fa al momento pendere la bilancia dalla parte della squadra di Allegri, che nei prossimi novanta minuti venderà cara la pelle per raggiungere la tanto agognata semifinale.
Nelle altre sfide: il Barcellona espugna il fortino del Paris St. Germain, che orfano di Ibrahimovic squalificato, è crollato sotto i colpi di Neymar, le invenzioni di Messi e i due ‘morsi’ di Suarez, il quale si è permesso il lusso di irridere per ben due volte un difensore del calibro di David Luiz, beffandolo con dei velenosi tunnel e involandosi verso la rete; disastri difensivi al quale non è stato immune il Bayern Monaco, sconfitto a Oporto per 3-1 a causa di ‘orrori’ degni di censura, compiuti a ripetizione da Dante, Boateng e Neuer, per la gioia dei lusitani trascinati da un immenso Quaresma; termina senza reti l’atteso derby di Madrid giocato al “Vicente Calderon”, con il Real che proverà a sfruttare il calore del “Santiago Bernabeu” per far fuori i colchoneros di Diego Simeone dalla corsa al successo finale.
In Europa League, Napoli e Fiorentina dimostrano di voler puntare ad ogni costo ad alzare il trofeo nella finale di Varsavia. Prestazione magnifica dei partenopei a Wolfsburg, dove nel turno precedente era caduta l’Inter: Higuain, Hamisk e Gabbiadini trasformano la difesa dei ‘verdi’ di Germania in un colabrodo, andando a segno quattro volte, colpendo una traversa e sfiorando la quinta rete; il gol della bandiera siglato da Bendtner serve a tenere ancora vive le flebili speranze di rimonta, con cui i tedeschi si presenteranno tra una settimana al “San Paolo”. Splendida, imprecisa e sfortunata la Fiorentina, che di fronte alla bolgia dei 60.000 spettatori dello stadio “Olympyskiy” di Kiev, domina il match contro la Dinamo, manca il vantaggio più volte, e all’improvviso si ritrova sotto a causa di una sfortunata deviazione di Rodriguez, il quale rende imparabile un tiro velleitario tentato da Lens. Costretta ad inseguire, la squadra viola prova un assalto alla porta di Shovkovsky senza soluzione di continuità , centrando anche un palo con Borja Valero; ma la tenacia e la perseveranza dei ragazzi di Montella vengono ricompensati in pieno recupero, quando Babacar trova in mischia un’acrobatica zampata vincente, fondamentale in vista della sfida di ritorno al “Franchi”.
Nelle altre due partite, finisce senza reti l’incontro tra Club Bruges e Dnipro, che rimanda tutto al ritorno in Ucraina, mentre arriva un successo in rimonta per il Siviglia campione in carica nella sfida con lo Zenit: una finale anticipata che non risparmia emozioni, con i russi avanti nel primo tempo grazie a Ryazantsev, vantaggio vanificato dalla rimonta andalusa giunta nella ripresa con Bacca e Suarez. Tra una settimana al “Petrovskij” di San Pietroburgo sarà una partita aperta ad ogni risultato e ad alto tasso di spettacolo.
Altri novanta minuti per conoscere i destini delle nostre tre portabandiera, che a metà del guado di questi quarti di finale, sono avviate nella giusta direzione che conduce alla gloria. Va purtroppo sottolineato come i successi di Juventus e Napoli siano ‘viziati’ da sviste arbitrali: il fallo che ha portato al rigore per i bianconeri era stato commesso probabilmente fuori area, mentre sul vantaggio azzurro di Higuain, l’argentino è in fuorigioco millimetrico, in più addomestica il pallone con l’ausilio del braccio destro. Errori favorevoli alle italiane, un qualcosa di diverso dal solito, dopo anni di sviste ripetute e dannose per i nostri club, segno che forse l’aria sta cambiando anche da un punto di vista della mera fortuna.
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