Bando alle facili ironie: perdere totalmente il parco giocatori per la Reggina sarebbe comunque drammatico.
Si potrà discutere sul valore di un gruppo che sta conducendo la centenaria maglia amaranto tra i dilettanti, ed è giusto farlo, ma vedere da qui a pochi mesi automaticamente azzerata la patrimonialità sui propri tesserati configurerebbe un ulteriore, enorme danno per la Reggina.
La retrocessione dalla Lega Pro alla D è diversa da quelle precedentemente affrontate dagli amaranto: non è soltanto una discesa da una categoria ad un’altra ma un cambiamento di status, da professionisti a dilettanti appunto.
Ciò comporterebbe, e salvo miracoli tra ricorsi in secondo grado e vittorie sul campo il condizionale si trasformerà preso in indicativo, l’automatico svincolo di tutti i calciatori tesserati per la Reggina, liberi di trovare nuovi accordi con altre società secondo la normativa federale.
Addio ai tesserati, con un doppio danno per il club. Verrebbe persa, così, la possibilità di cedere (ed incassare denaro) da quei pochi calciatori che possono avere mercato. Di Lorenzo, Viola giusto per citare due esempi, ma anche Rizzo il cui prezzo del riscatto a favore del Perugia è stato fissato in circa 400 mila euro…
Inoltre, poi, bisognerebbe allestire pressoché da zero la nuova squadra mettendo la Reggina di fronte ad una nuova impresa: trovare contanti per formare l’organico e farlo in mancanza di introiti provenienti dal calciomercato in uscita e con la nota mole debitoria sempre pendente.
Rosa vuota, appunto, ma non del tutto. Non otterrebbero lo svincolo tutti quei calciatori che hanno contratti da “giovani di serie”. Quella l’unica base dalla quale ripartire: il polmone del Sant’Agata, il settore giovanile ed alcuni degli elementi che nel corso di questa stagione si sono affacciati in prima squadra pur non firmando ancora contratti da professionisti. I loro vincoli resterebbero in essere.
Nello specifico, menzionando solo quegli elementi che si sono affacciati con maggiore costanza alla prima squadra, parliamo dei Salandria, Condemi, Ammirati, Mazzone, Gjuci, etc.
Andrebbero fatte delle distinzioni, poi, in base all’anno di età (per i ’95 sarà necessario firmare un nuovo accordo, i ’96 dovranno firmare un contratto di addestramento tecnico) ma questi elementi non otterrebbero lo svincolo dal 1 luglio 2015.
Non è ancora il momento di affrontare la tematica, ma considerate le nubi che si addensano e la Serie D che è molto, molto più che una semplice ipotesi, non si possono più procrastinare alcune valutazioni in tal senso.
Reggina ad un passo dal baratro…
Ha collaborato Ferdinando Ielasi
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