“Palazzi chiede la retrocessione”, avevamo scritto nell’articolo attraverso il quale, nei giorni scorsi, anticipavamo la richiesta clamorosa della procura ai danni della Reggina ed avanzavamo le ipotesi sugli scenari che si apriranno da qui in avanti.
Richiesta ottenuta, dobbiamo aggiungere oggi: per effetto dei 12 punti decretati dal TFN (primo grado di giudizio della giustizia sportiva) che si sommano ai precedenti 4 portando il gap inflitto dai tribunali agli amaranto addirittura a quota 16 in questo campionato, la Reggina sprofonda a quota 10 in classifica (Qui il comunicato ufficiale FIGC). La penultima piazza, occupata dall’Aversa, dista 15 lunghezze. Troppe, a 4 turni dalla fine.
In attesa del secondo grado di giudizio (la corte federale) cui la Reggina ricorrerà per vedere riconosciute le proprie ragioni, oggi gli amaranto sono aritmeticamente retrocessi tra i dilettanti. Come l’anno scorso, quando la caduta dalla B alla Lega Pro si consumò durante la settimana e non nel weekend sportivo, anche oggi la Reggina viene declassata nelle aule dei tribunali e non in una domenica di calcio.
Indipendentemente dal fatto che la Reggina confidi (qui le motivazioni ed i possibili scenari) in una restituzione di 10 dei 12 punti attuali nel secondo grado di giudizio, oggi la realtà è che gli amaranto sono ufficialmente in Serie D. In attesa di, eventuali, auspicate, novità . Ammesso che possano esser ancora di aiuto considerato che, nel frattempo, la squadra dovrebbe riuscire a vincere le rimanenti gare sulla base della speranza di un favorevole ricorso. Eventualità più romantica che concreta, a dire il vero…
Così, dunque, la nuova classifica.
CLASSIFICAÂ LEGA PRO C
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