E’ il punto più basso non solo del passato recente ma anche di quello remoto della Reggina. Amaranto ultimi e staccati in Lega Pro, a 4 giornate dalla fine, con la minaccia di una maxi penalizzazione all’orizzonte. Il collega Cambareri, nel suo consueto approfondimento sulla Gazzetta del Sud, traccia un quadro desolante del tramonto della squadra dello Stretto.
“Non avremmo mai creduto che la Reggina si sarebbe trovata un giorno a lottare per non cadere tra i dilettanti – si legge – più volte abbiamo detto che la crisi parte da lontano, cioè da quando la società è precipitata in B. L’illusione di un immediato ritorno in A conclusasi con lo sfortunato spareggio di Novara è stato il colpo di grazia. Adesso, la società si dibatte in ricorsi, controricorsi e processi nei tribunali federali nella disperata speranza che le sue istanze vengano accolte. Sullo sfondo c’è sempre l’ombra lunga del giustiziere Palazzi, quello dell’era mazzarriana. Solo che allora c’era un’altra Reggina ed un’altra società .
Oggi – conclude Cambareri – c’è solo Foti. Un Foti che va a cercare sostegno e fortuna in Australia per allontanare lo spettro di un fallimento sempre più vicino”.
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