Il ko casalingo di mercoledì scorso contro l’Ischia, ha gettato nuovamente gli amaranto in una situazione di classifica davvero drammatica. Società , squadra e tecnico non vogliono neanche sentir parlare di resa, ma guardando la classifica, c’è da mettersi le mani nei capelli. Evitare l’ultimo posto, e disputare i playout con gara di ritorno fuori casa: è ormai questa, numeri alla mano, la massima aspirazione della compagine dello Stretto. Ed a proposito di numeri, l’imminente trasferta sul campo del Benevento non può che mettere i brividi.
La compagine sannita, nonostante sia ormai fuori dai giochi per quanto riguarda la promozione diretta (i punti da recuperare sulla Salernitana sono 6, considerando gli scontri diretti), vanta un’andatura di tutto rispetto. Sono solamente tre infatti, i ko stagionali dei giallorossi campani, che in pratica hanno perso in 33 giornate, le stesse partite che la Reggina ha perso nelle prime 6. In merito alla marcia casalinga della vice capolista, solo il Lecce è riuscito a violare il Ciro Vigorito, laddove l’undici di Brini, in 16 partite, ha totalizzato 35 punti (10 vittorie, 5 pareggi, 1 sconfitta). Proprio il Lecce, è stato fin qui la bestia nera di questo Benevento, sconfitto dai salentini anche al via del Mare, mercoledì scorso, nella giornata che ha praticamente consegnato il campionato alla Salernitana. Due sconfitte con il Lecce, una con la Salernitana all’Arechi: tolte queste 3 sconfitte, lo “stregone” non ha mai perso, raggiungendo per due volte la striscia di 13 risultati utili consecutivi.
La Reggina dunque, per alimentare speranze alquanto flebili è chiamata a sovvertire la logica, al cospetto di un avversario che ha 46 punti in più degli amaranto (42 senza penalizzazioni), ed all’andata violò il Granillo senza difficoltà alcuna.
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