Appuntamento speciale negli studi di Fuorigioco, nota trasmissione di approfondimento sportivo condotta da Andrea Ripepi e Federico Lamberti su ReggioTV. Ospite della serata, oltre al Direttore Resp. di RNP Ferdinando Ielasi, al collega di Radio Gamma Peppe Rotta ed all’ex centrale amaranto ed oggi tecnico del Gallico Catona Ivan Franceschini, il presidente della Reggina Lillo Foti.
Tanti, tantissimi i temi trattati nel corso della lunga ed interessante intervista al numero 1 del club amaranto che ha risposto alle domande dei presenti in studio e dei numerosi tifosi che attraverso la pagina FB ufficiale della trasmissione hanno integrato gli interrogativi posti al presidente.
Di seguito, l’intervento integrale di Foti.
LA RIUNIONE NEGLI SPOGLIATOI POST VIGOR – Dopo la partita con il Lamezia ho notato nello spogliatoio una grande presa di coscienza della situazione, una totale consapevolezza del momento. Abbiamo toccato con mano la sofferenza vera, il fondo. La risposta sul campo, per ciò che avevo percepito, non poteva che essere quella di ieri. In quello spogliatoio ho visto lo spirito che volevo vedere. Leggevo nel volto dei ragazzi la stessa sensazione, un comune modo di pensare. Così mi sono permesso di chiedere la disponibilità ai calciatori a venire con me in sala stampa perchè ritenevo che la città dovesse esser a conoscenza del desiderio di questo gruppo di rialzarsi.
L’ACCESO DIBATTITO IN SALA STAMPA – Il mio intervento non mi è piaciuto, critico i toni avuti e non lo rifarei allo stesso modo. Mi definisco deprecabile per i modi che ho usato nella seconda parte. Tuttavia, chi è presente sa anche che avevo iniziato in modo pacato, sofferto, sereno: noi eravamo andati in sala stampa solo per chiedere scusa di quanto offerto e per esprimere il desiderio di rialzarci. Chiedevamo l’opportunità di ripartire. Poi le cose sono precipitate perchè c’è stata una ricerca della polemica sterile ed i modi sono cambiati, pur ribadendo che rivedendomi non ho apprezzato i modi che ho adottato. Preferisco gli interventi dei calciatori perchè trasuda l’amore per la Reggina di uomini quali Emanuele Belardi e Bruno Cirillo. Detto questo, ci tengo a sottolineare che qualcuno ha voluto strumentalizzare le parole dicendo che fosse un attacco a stampa e tifosi. Nient’affatto, nessuno ha parlato dei tifosi.
IL RAPPORTO TRA FOTI E INSIGNE – Pace fatta con Insigne dopo l’abbraccio di ieri a fine gara? Con lui ho sempre avuto un rapporto di grande simpatia. Il primo giorno in cui è arrivato a Reggio gli ho riconosciuto qualche premio, mi sfidò dicendomi che avrebbe fatto 15 gol e fissai un premio ulteriore per quello apprezzando la sua personalità . Si è creata successivamente una situazione incresciosa, nella quale ha responsabilità seppure è vero che è stato consigliato male. E’ un ragazzo di 20 anni, ho cercato di capirlo perchè con un giovane bisogna avere pazienza e guardare al bene comune.
QUERELLE REGGINA-STAMPA – Nemici nella stampa? Ma no, sicuramente anche la Reggina ha commesso degli errori in questo senso. Poi è altrettanto vero che penso che qualcuno agisca per interesse personale, o per dimostrare a qualcuno di sapere di più, o prima degli altri. La critica è fondamentale, ma a patto che sia fondata su fatti reali e seri invece c’è una corsa allo scoop che è sintomo di mancanza di professionalità .
SITUAZIONE DEBITORIA ED IPOTESI FALLIMENTO – E’ stata pagata la rata del debito con l’Agenzia delle Entrate? No, ma perchè non è scaduta. Abbiamo sbagliato tante valutazioni negli ultimi anni ma la crisi è di sistema. Non ho difficoltà a riconoscere di essere il primo responsabile dei problemi, ma la crisi economica investe il paese ed il sistema calcio senza distinzioni. L’anno scorso sono fallite tre società in B (Bari, Padova e Siena) pur potevano contare su un tessuto sociale ben più florido rispetto a quello su cui possiamo far affidamento noi. Sono venute a mancare quelle cessioni che permettevano alla Reggina di restare in piedi: i costi della B erano per noi intorno agli 8 milioni di euro, gli introiti intorno ai 5 e con le plusvalenze colmavamo questo deficit. Scarseggiando la liquidità il mercato si è impoverito e così è venuta meno anche una grande risorsa per il nostro club, causa delle problematiche che abbiamo incontrato. Penso sarebbe stato molto più spiacevole se la Reggina si fosse comportata come il Bari, scegliendo la via del fallimento e lasciando così in essere ed insoluti i debiti con dipendenti, fornitori e Stato. Noi non ci siamo lavati le mani ed abbiamo voluto pagare, seppure diluendo il debito nel tempo.
SOCIETA’ APERTA ALL’ESTERNO – La Reggina sta soffrendo, non lo nego. A luglio avevo spiegato in conferenza stampa che avrei aperto la società all’esterno attraverso un aumento di capitale che avrebbe potuto permettere a chiunque di entrare. La cosa che mi ha fatto ridere è che poi qualcuno l’ha descritta come se i soldi versati andassero in tasca a me… vuol dire non aver contezza della realtà dei fatti nella gestione di una società .
AMBITO SPORTIVO ED AMBITO ECONOMICO – L’aspetto economico in questo momento è più importante di quello sportivo, nel senso che se hai le risorse o riesci a fare una squadra migliore o, qualora non riuscissi a raggiungere l’obiettivo, nella peggiore delle ipotesi saresti ripescato comunque perchè tanti club vanno incontro al fallimento. Tuttavia, siccome a me interessa prima di tutto il rispetto per la storia sportiva della Reggina, pur sapendo che tante squadre scompariranno in estate, ho provato a rafforzare la squadra per centrare la salvezza sul campo. Il progetto stadio è un’idea per il futuro, perchè è necessario guardare oltre per creare i presupposti per un’ulteriore rafforzamento della società : al momento, però, è tutto fermo.
IMPRENDITORI ASSENTI E IPOTESI DIMISSIONI – Imprenditori reggini che si sono fatti avanti? No, ma voglio fare una precisazione. L’ho ringraziato privatamente e lo ringrazio anche pubblicamente, l’unico è stato Mimmo Praticò che ho enormemente apprezzato per la vicinanza e l’attaccamento che ha dimostrato non a Foti ma alla Reggina. Nessun’altro, seppure chiunque voglia entrare potrebbe farlo anche domattina stessa perchè è stato sottoscritto l’aumento di capitale e ogni imprenditore è libero di sottoscrivere azioni fino ad un valore di 1 milione di euro entrando così in modo importante in società semplicemente andando da un notaio. Nessuno si fa avanti perchè la Reggina è rappresentata da Foti? Io sono amministratore del Club, per il momento devo avere il rispetto per le persone che lavorano all’interno del Club e quindi mandare avanti la società . Pensato alle dimissioni? Sì, nei momenti di stanchezza, ma cerco di andare avanti. Ma se domani mattina viene qualcuno a dire, “Foti, mi metto io al tuo posto”, io gli dirò benvenuto. La Reggina non appartiene a me ma appartiene alle persone, al popolo, ai tifosi. Io ho fatto tutto ciò che è in mio potere per dare la possibilità a qualcuno di farsi avanti, eppure…
L’IMPEGNO NEL CALCIO, OLTRE LA REGGINA – Voglia di abbandonare il calcio? No, in questo momento mi sto interessando particolarmente al sistema che va cambiato. E’ un lavoro che mi stimola molto, sono stato chiamato ad occuparmi di riforme per la Lega Pro e mi auguro di riuscire a dare il mio contributo per dare nuova linfa. La Reggina ha due forze: il patrimonio tecnico e le relazioni che nel corso degli anni ho intrecciato con i rappresentati del calcio italiano. Il problema è la mancanza di liquidità effettiva che chiaramente ci crea dei disagi.
LA CONTESTAZIONE DELLA TIFOSERIA – Più che a quella rivolta nei miei confronti, mi soffermo su quella alla squadra, che è entrata in campo accompagnata da una serie di cori negativi. Partire da Reggio Calabria per insultare la squadra mi ha sorpreso negativamente, sarebbe stato più corretto farlo al termine dell’incontro magari dopo una prestazione negativa. Avrei preferito criticassero me piuttosto che coloro i quali stavano scendendo in campo con la maglia che appartiene ai tifosi stessi. Sono il primo a dire ai miei calciatori che devono offrire prestazioni in grado di soddisfare le persone che vengono a vedere lo spettacolo e a sostenerli, tuttavia non ritengo corretto che di fronte ad un’altra tifoseria, in un campo avverso, la squadra venga offesa già all’ingresso in campo dalle stesse persone che per la Reggina hanno fatto e fanno tanti sacrifici. Ciò che voglio dire è che i tifosi ed il presidente difendono lo stesso interesse, che è quello della Reggina.
INIZIATIVA BIGLIETTI PER LA GARA CON IL MELFI – Tanti i messaggi giunti in trasmissione circa la possibilità che la Reggina adotti una politica di prezzi favorevole per la gara con il Melfi. Così il presidente, sollecitato dai colleghi Ripepi e Lamberti. “Questa è una proposta condivisibile, vuol dire partecipare. Sicuramente faremo un intervento in questo senso pur nell’interesse di tutelare gli abbonati ma prendo l’impegno di abbassare il prezzo dei tagliandi per l’incontro. Mi fa piacere che ci sia questa attenzione, tutti coloro i quali verranno allo stadio sabato dimostreranno di sentire la Reggina come qualcosa di proprio perchè sarà una gara importantissima”.
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