Croce Valanidi – Il calcio insegna che i numeri sono fatti per essere ribaltati, ed i record prima o poi svaniscono. Più a lungo durano, più è facile che cadano da un momento all’altro. E’ quello successo oggi a Croce Valanidi, dove il Caulonia ha sbancato il Longhi Bovetto con una prestazione ordinata, aggressiva e cinica. La ReggioMediterranea, forte di 5 vittorie consecutive, da quando sulla panchina si è seduto Crupi non aveva mai conosciuto la parola sconfitta tra le mura amiche. Ma c’è sempre una prima volta.
Schieramenti – “Squadra che vince non si cambia” è il motto che recita mister Crupi. Fedele al suo modulo, l’allenatore gialloblù è costretto ad una sola modifica: out Sapone, in settimana appiedato dal Giudice Sportivo, al suo posto c’è Pangallo, che si va ad affiancare a Candido. Davanti, la coppia Marino-Siclari, sempre supportata da uno dei due esterni, Ventura o Dascola. Ospiti che scendono invece in campo con un 4-1-4-1, che vede Satta in cabina di regia e Scuteri riferimento offensivo.
Doccia fredda – La partita è subito vibrante ed accesa. Ad una ReggioMediterranea sempre propositiva sin dall’inizio, risponde un Caulonia per nulla intimorito, aggressivo nei contrasti e nient’affatto rinunciatario quando c’è da produrre gioco. Nei primi dieci minuti, per i locali ci provano in rapida successione Siclari, Marino e Candido, mentre per gli ospiti va registrato il tentativo di Scuteri. Sin dalle prime battute, si comincia ad intravedere quale sarà il pomeriggio per Dulcianu: il portiere ospute, migliore in campo del match, diventerà un autentico incubo per gli avanti locali. Il primo gol del Roccella arriva proprio nel momento migliore della ReggioMediterranea, e cambia di fatto le redini della gara. Su angolo di Galluzzo, colpisce al volo Satta, che tutto solo incrocia di destro alla sinistra di un incolpevole Soraci. I reggini provano a reagire, nel tentativo di pervenire al pareggio il prima possibile si fanno prendere dalla fretta. Prima dell’intervallo tuttavia,  ci sarebbe l’occasione per rimettere a posto i conti, ma Dulcianu compie una parata da vero fuoriclasse. Su un cross di Ventura, Siclari “vola al settimo piano”, angolando perfettamente il colpo di testa; è grandissimo però, il colpo di reni dell’esperto portiere, che si allunga e devia in angolo.
Contropiede fatale – La ripresa si apre con un cambio per i locali: esce Mallone, entra Falduto. Il match sembra prendere lo stesso copione dell’inizio, con una ReggioMediterranea che parte a mille,  ma viene puntualmente fermata dall’imprecisione o da una super difesa ospite. Così come nel primo tempo, infatti, nel momento migliore di Marino e compagni (che sprecano con Siclari una ghiottissima occasione), arriva il raddoppio amaranto. Lancio dalle retrovie per Scuteri, che riesce nell’intento di disturbare Marcianò, il quale sbaglia il disimpegno facendosi rubar palla dall’attaccate ospite. Il numero 9 scappa verso Soraci, mettendo in rete dopo che lo stesso portiere  aveva fermato il suo primo tentativo di andare a rete. Per l’undici di Crupi c’è adesso una montagna da scalare, ma neanche il tempo di mettere il pallone al centro, Marino si prende la squadra sulle spalle, e con una rapidissima serpentina in area serve Siclari, che deve solo appoggiare a porta vuota. Manca ancora mezz’ora al termine, ma sembra di essere nel recupero. Salta ogni schema e parte l’assalto gialloblu alla porta ospite. Baricentro molto basso per i ragazzi di Scidà , che tentano di difendere con le unghie e con i denti l’importantissimo vantaggio. Nel frattempo, Crupi getta nella mischia un’altra forza fresca, nel tentativo di ravvivare la manovra: esce Dascola, ammonito e molto nervoso, ed entra Bossi. Il pareggio sembra poter arrivare da un momento all’altro, ma la Dea Bendata oggi è tutta dalla parte del Caulonia. Sono ben otto, nel giro di venti minuti, le occasioni prodotte dalla ReggioMediterranea, tra cui un palo su punizione di Candido, due salvataggi sulla linea della difesa ospite su altrettanti tentativi di Marino e Falduto, ma soprattutto un gol annullato per fuorigioco molto dubbio. La muraglia amaranto è molto resistente, e ribatte colpo su colpo ad ogni iniziativa locale. Al quinti minuto di recupero, i gialloblù abbandonano ogni speranza. Esattamente come in occasione dell’1 a 2, Scuteri conclude a rete dopo esser volato via in contropiede.
La ReggioMediterranea vede scivolare via la seconda pozione appena conquistata, ma in termine di prestazione non ha quasi nulla da rimproverarsi, se non un po’ di imprecisione e qualche dormita difensiva. Festa grande, in casa Caulonia: corsa, sacrificio e quel pizzico di fortuna che non guasta mai, per blindare la permanenza in Promozione.
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