KOVACSIK 4- La Lupa costruisce tre palle gol, e lo batte altrettante volte. Quasi surreale, il modo con cui mette nella propria porta il tiro di Cascone respinto dal palo.
DI LORENZO 4– La peggiore prestazione da quando indossa la maglia della Reggina. Incredibile il regalo ai laziali in occasione del primo gol.
CIRILLO 4- Poco reattivo sul taglio centrale che porta Tulli a sbloccare la gara, viene “bruciato” anche da Bariti nell’azione che chiude i giochi.
ARONICA 4.5- Anche lui, nella ripresa, balla maledettamente. Fa davvero specie, vedere una difesa così esperta squagliarsi ad ogni momento di difficoltà .
GALLOZZI 5.5- Difetta in precisione. Abbonato alle sostituzioni, non deve essere facile scendere in campo sapendo che hai a disposizione solo un’ora di gioco. 13′ st DI MICHELE 6- Tecnica, precisione e freddezza. Nel lampo che illude la Reggina e gli vale il ritorno al gol, c’è il Di Michele che in passato ha fatto innamorare il popolo amaranto.
ARMELLINO 5- Prova a prendersi responsabilità importanti, ma il tiro da fuori e l’assist vincente non gli riescono mai. Si divora un gol più facile da segnare che da sbagliare, mancando il 2-2.
ZIBERT 4.5- Lo noti solo per il cartellino giallo rimediato dopo pochi minuti. Assoluta involuzione, rispetto al centrocampista arcigno e concreto visto fino a tre settimane fa.
MAIMONE 6- Il più lucido del reparto. La Dea Bendata gli gira le spalle nella ripresa, quando la sua splendida conclusione sbatte sulla traversa. 43′ st AMMIRATI S.V.
BENEDETTI 6 (il migliore)- Asfalta l’out sinistro con percussioni e cross. Un “su e giù” continuo che forse pecca di concretezza, ma la generosità è encomiabile.
INSIGNE 5.5- Il suo calcio di punizione esce di un nulla dando l’illusione ottica del gol, ma le pause che si concede sono troppe.
VIOLA 5.5- Anche dal suo ritorno come titolare, ci si aspettava di più. Corre e si propone, ma la fretta gli è cattiva consigliera. 39′ st SALANDRIA s.v.
ALBERTI 5- La fortuna di certo non ha sorriso, i torti subiti da arbitro e guardalinee sono sotto gli occhi di tutti. Ma quando una squadra si “suicida” così come ha fatto la Reggina, è il chiaro sintomo che negli equilibri qualcosa si è rotto…
Commenti