Ospite di Tiziana Galluso, nel corso di Onda Calabra, Atzori ha ricevuto l’affetto dei tifosi che gli hanno rivolto numerosi messaggi di auguri per il suo compleanno ed ha, a sua volta, ricordato con affetto la città ed i reggini. “Mi piace ricordare le cose belle di Reggio, che sono tante. Il resto passa. Presto verrò a Reggio anche solo per salutare un po’ di amici e passare qualche giorno in città ”.
Già calciatore della Reggina, Atzori ha guidato gli amaranto dalla panchina a più riprese. Dopo il capolavoro della sua prima stagione da tecnico della squadra dello Stretto con la qualificazione ai playoff promozione, è stato tra i protagonisti del controverso campionato che ha condotto gli amaranto alla retrocessione.
Nel corso del collegamento telefonico Atzori torna sull’intervista durante la quale, dopo poche giornate di campionato, abbassò l’asticella dell’obiettivo finale della sua squadra che veniva indicata come candidata alla promozione chiarendo che, invece, avrebbe dovuto lavorare molto per entrare nelle prime dodici posizioni della graduatoria.
“Fece molto scalpore e fu certamente tra le cause che portarono al mio esonero – racconta Atzori – tuttavia, poi i fatti confermarono che probabilmente non avevo fatto altro che fotografare la situazione. Lavoravo quotidianamente con quel gruppo, vedevo ogni giorno quei ragazzi che avevano delle qualità ma erano schiacciati dalle aspettative che erano state create. Le mie parole, a differenza di come qualcuno le ha interpretate, o volute interpretare, erano una tutela nei confronti dei miei ragazzi che non potevano e non dovevano esser considerati da Serie A”.
La chiusura è sincera. Atzori non si assolve ma ribadisce il proprio affetto per gli amaranto. “Ho commesso degli errori, questo è certo – conclude – ma posso garantire di aver agito sempre nel bene esclusivo della Reggina”.
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