Una decisione che di certo fa a pugni con l’ottima posizione di classifica, conquistata da una squadra che ad oggi farebbe i playoff. Franco Paviglianiti, subito dopo la vittoria del Palizzi ai danni del Greffa, ha rassegnato le proprie dimissioni da tecnico dei biancorossi. A spiegare le motivazioni di una scelta sorprendente, è lo stesso Paviglianiti, intervenuto ai microfoni di Reggionelpallone.it. “Non voglio attaccare nessuno- esordisce l’allenatore reggino-, né tantomeno la società di cui facevo parte fino a pochi giorni fa. Per tale motivo, non scenderò nei dettagli. Posso solo garantire che durante la partita di sabato, ho capito che non c’erano più le condizioni per svolgere il mio ruolo, o almeno non per come intendo farlo io. Quello dell’allenatore è un ruolo delicato e difficile, per portare avanti il tuo lavoro hai bisogno di totale autonomia e massimo rispetto dei ruoli. Come vedete ho parlato di lavoro, perché anche se siamo solo tra i dilettanti, il sottoscritto ha sempre dato anima e corpo per qualsiasi club con cui ha condiviso un’esperienza, un’idea o un progetto. Proprio come se si trattasse di calcio professionistico…”.
Dimissioni sofferte, ma per certi versi dovute. “Ripeto, mi sono dimesso per il profondo rispetto del mio ruolo, ma anche per la credibilità che un allenatore deve avere verso i propri ragazzi. Se lasci invadere la tua sfera di competenza, non sei più credibile, non puoi più guardare negli occhi i tuoi calciatori, non puoi più fargli capire che, nel bene e nel male, quando si scende in campo sei tu la loro guida. Sono molto dispiaciuto, visto che stavamo facendo grandi cose, ma preferisco andare via con il sorriso, anziché rimanere senza più stimoli e convinzione”.
Ed è proprio al gruppo, che Paviglianiti si rivolge per il pensiero finale. “Sono ragazzi favolosi, oltre che bravi calciatori. Sono certo che li allenerò anche in futuro. Intanto, li abbraccio ad uno ad uno con l’affetto sincero di chi ha vissuto con loro una bella avventura, e li ringrazio per la vicinanza con cui stanno rendendo meno amaro questo momento…”
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