Quale emergenza? Il Cosenza si dimentica dei numerosi assenti e sembra sin dai primi minuti ricordare bene il derby giocatosi all´andata. E´il sacro fuoco della vendetta ad animare i rossoblú, piú vivaci giá dal fischio d´inizio. Il 4-4-2 scelto da Roselli imbriglia la Reggina nelle corsie laterarali, le sovrapposizioni di Ciancio sul binario mancino occupato da Statella mettono in seria difficoltá gli amaranto. Balistreri e Masini giocano a nascondino, pochi gli spunti di Gallozzi. Trovato il vantaggio con De Angelis, il Cosenza non si abbassa a protezione dell´1a0, ne la Reggina si sveglia dal torpore iniziale.
La ripresa inizia senza cambi, al 10´ Alberti decide di smuovere le acque e inserisce Di Michele in luogo di Gallozzi, nonostante le prove assolutamente anonime di Masini e Balistreri. E´il miglior momento della Reggina, se cosi si puó definire la leggera pressione con la quale gli amaranto provano a cercare  l´ 1 a 1. Alberti alza Di Lorenzo a centrocampo e allarga Benedetti, il 3-4-3 scopre pericolosamente la Reggina e puntuale arriva il raddoppio che chiude i giochi. Ungaro si fa infilare da Caccetta, il Cosenza blinda una vittoria meritatissima. Nel finale Statella va vicino al tris, encefalogramma piatto invece in casa della Reggina. Inutili gli inserimenti di Viola e Louzada, Alberti puó solo leccarsi le ferite di un derby che brucia maledettamente.
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