Al San Vito va in scena l’ennesimo remake da dimenticare, un film horror già visto in riva allo Stretto. Pessima la prova di una Reggina messa sotto dal Cosenza per tutto l’arco della gara, i rossoblù trovano una vittoria fondamentale in chiave salvezza e la vendetta perfetta dopo la sconfitta dell’andata. Il tris inflitto dagli amaranto al Granillo nel derby di andata rimane l’unico sorriso, quasi invisibile in mezzo alle numerose amarezze. La beffa firmata Orlando è costata la sconfitta nella gara d’andata con il Messina, al ritorno la musica è peggiorata con il poker rifilato dalla formazione siciliana. Pesante allo stesso modo la trasferta sul campo della Vigor Lamezia, una Reggina senza orgoglio è stata abbattuta dalla squadra biancoverde.
A Catanzaro l’ultima prova del 2014, anche in quel caso è arrivato un ko, seppur di misura. Oggi, al San Vito, la quinta sconfitta nei sei derby giocati. Meritato il successo dei lupi, che nel finale hanno sprecato con Statella la ghiotta occasione del 3 a 0. Inversamente proporzionale alla passione dei tifosi, numerosi anche quest’oggi, la Reggina nelle gare più sentite ha quasi sempre tradito, abbondantemente, le attese. Un ruolino di marcia eloquente e preoccupante, che la squadra di Alberti proverà a migliorare  al Granillo contro Vigor Lamezia e Catanzaro. Il dato per il momento è inesorabile: nei derby, gli amaranto sembrano patire la pressione psicologica e si sciolgono come neve al sole…
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