L’uomo dei miracoli. Eziolino Capuano, per la prima volta in carriera, si trova ad allenare una formazione che non sia del Sud. E’ l’Arezzo l’ennesima scommessa del tecnico campano, sinora perfettamente centrata. Partita in gran ritardo, la formazione toscana staziona a metà classifica: “L’obiettivo non può che essere quello della salvezza, la squadra è stata costruita a campionato già iniziato. Devo fare i complimenti ai ragazzi per quanto fatto sinora”. Due gli ex amaranto in forza all’Arezzo, se il gong del mercato avesse suonato qualche minuto più tardi sarebbe stato un tris: “Benassi lo conosco da tanti anni, era con me alla Juve Stabia, per me è una garanzia. Crescenzi ha giocato a sprazzi nella Reggina, è un buon difensore, credo possa rilanciarsi dopo l’esperienza negativa in amaranto. Dall’Oglio ? Non abbiamo fatto in tempo purtroppo. Peccato, perchè credo ciecamente nelle sue qualità ”.
Numerose le esperienze al Sud per Capuano, compresa una parentesi fugace al Messina: “Speravamo nel ripescaggio, una volta mancato me ne andai. Piuttosto che tornare ad allenare in serie D, smetto…”. Nessun contatto invece con la Reggina (“Sinceramente è uno dei pochi club al Sud che non mi ha mai cercato”), attualmente impegnata nella lotta salvezza nel girone C. Secondo Capuano, i valori sono meno livellati rispetto al girone settentrionale: “C’è un agonismo esasperato nel girone C, le poche squadre che hanno davvero qualità sono in vetta. Credo che nel nostro girone ci sia più equilibrio e voglia di giocare un calcio gradevole”.
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