Può la sanzione, seppure deleteria, della sottrazione di un punto da una classifica già traballante esser considerata un successo ed esser accolta con un timido sorriso? In riva allo Stretto, la risposta è oggettivamente sì.
AD UN PASSO DAL FALLIMENTO – Ricostruiamo la vicenda. La stagione 2014/2015 non poteva aver abbrivio più travagliato per la Reggina. Scontato il terrificante anno del centenario, che ha avuto epilogo con la retrocessione in C dopo 20 anni di onorata militanza tra Serie A e Serie B, il club è ad un passo dall’esser travolto dai debiti. La scomparsa appare, per lunghe settimane, conseguenza inevitabile di una montagna di scadenze economiche difficili da controllare per garantire continuità aziendale e sportiva.
La Reggina si rivolge al Tribunale di Reggio Calabria per stipulare un accordo sulla rateizzazione del debito (legge pre-fallimentare, art. 182 bis). Il piano di rientro viene valutato positivamente ed accolto, la società per i prossimi 15 anni dovrà versare annualmente un corrispettivo di poco inferiore ai 500.000 euro (in due rate semestrali) per estinguerlo.
ARRIVANO I DEFERIMENTI – Intanto, però, restano in essere le incombenze legate alla stagione sportiva appena esaurita ed all’iscrizione al nuovo campionato. Per quanto concerne gli stipendi dei tesserati (calciatori e dipendenti del settore sportivo) gli emolumenti relativi alle mensilità di marzo e aprile 2014 non vengono corrisposti nei tempi stabiliti. L’iscrizione alla Lega Pro, la cui scadenza era fissata entro il 30 giugno, non viene completata poiché ancora sprovvista della garanzia fideiussoria. Da qui la richiesta della procura federale di una penalizzazione di 3 punti e di 8 mesi di inibizione all’amministratore unico Ranieri.
IL SUCCESSO – In sede di dibattimento, tuttavia, la Reggina riesce in una nuova impresa legale dopo quella conosciuta con l’annullamento dei 4 punti pregressi nelle precedenti settimane. Il club, sostenuto dall’avv. Panuccio, dimostra come il ritardo nei pagamenti degli stipendi (e delle ritenute IRPEF) fosse legato all’accordo intrapreso con il Tribunale di RC e che, dunque, i debiti rientrassero in quella procedura. Alla luce di questo, il Tribunale Federale ha dovuto riconoscere l’impossibilità della giustizia sportiva di sanzionare ciò che la giustizia ordinaria ritiene perfettamente legale.
“Trovando la regolamentazione del pagamento dei suddetti debiti (per cui oggi si discute) la propria disciplina nella norma statuale che regolamenta l’esecuzione dell’accordo di ristrutturazione così come omologato dal Tribunale di Reggio Calabria – si legge nelle motivazioni pubblicate quest’oggi, QUI IL DISPOSITIVO COMPLETO – in questa sede non è contestabile alla Reggina la violazione delle norme federali di riferimento, avendo prevalenza, nel caso di specie, la normativa statuale, in quanto a questa sovraordinata“. La Reggina è stata così totalmente prosciolta da quei capi d’imputazione.
LA PENALIZZAZIONE – Resta pendente il ritardo nell’iscrizione al campionato. In quel caso, essendo la garanzia fideiussoria di 600.000 euro non un debito (e dunque rientrante nell’accordo con il Tribunale di Reggio Calabria) ma un onere da soddisfare, è stata accolta la richiesta di Palazzi. Questo l’unico capo d’accusa riconosciuto dal TFN che ha comportato al punto di penalizzazione da scontare nella stagione in corso.
NIENTE MAXI-PENALIZZAZIONE – In sostanza, le nubi nere che gravavano sul Club dello Stretto si diradano fortemente. La richiesta della Procura Federale di una maxi-penalizzazione totale di 7/8 punti, avanzata in seno ai diversi deferimenti che hanno avuto come oggetto la Reggina, ha portato invece alla sottrazione di un solo ed unico punto. Merito della Reggina e del suo staff legale che ha prima totalmente smontato la tesi riferita alla quadrupla penalità e poi fortemente indebolito la nuova richiesta portandola da 3 punti ad uno soltanto.
IL FUTURO – Ora, finalmente, il campo che vede la Reggina in corsa per una salvezza ancora difficile ma possibile. QUI LA CLASSIFICA AGGIORNATA. Seppure non sia da escludere che la Reggina voglia presentar ricorso anche per questo unico punto di penalizzazione: le motivazioni del TFN appaiono difficili da controbattere ma, a questo punto, è lecito chiedersi se l’avv. Panuccio non voglia tentare un nuovo miracolo…
Commenti