Metamorfomosi completata. La gara con la Juve Stabia, al di lá di un risultato finale che non ha premiato in pieno gli amaranto, ha dato certezze importanti riguardo il nuovo corso targato Alberti. Affrontata con determinazione e coraggio la terza forza del campionato, la prestazione di Aronica e compagni ha fatto il paio con la sfida vinta al Granillo due settimane fa contro un´altra big, ovvero il Lecce. In mezzo, il pareggio in rimonta di Barletta al cospetto di un avversario in serie positiva da undici giornate. Alberti il condottiero di una riscossa insperata.  All´ex tecnico del Bari vanno riconosciuti enormi meriti per quanto fatto dal suo arrivo in riva allo Stretto sino a oggi. Un gruppo totalmente allo sbando, sul piano tecnico-tattico e psicologico, é stato ricostruito dalle macerie. Partendo da un nugolo di ragazzini alla prima esperienza tra i professionisti, affiancati dagli arrivi degli esperti Belardi, Cirillo e Aronica, Alberti ha pazientemente ricomposto un organico che non aveva piú motivo di esistere dopo un girone d´andata da cancellare. Ai soliti compiti da allenatore, si sono aggiunte complicate questioni psicologiche e motivazionali, giá affrontate nella precedente esperienza di Bari. Comunque vada, almeno per il tecnico amaranto, sará stato un successo.
Toccato con mano il triste fondo dell´ultima piazza del calcio nostrano, la Reggina si é come risvegliata da un incubo, incredula per quanto vissuto negli ultimi dodici mesi. Nulla é stato ancora fatto, chiaro e lapalissiano. La Lega Pro é una categoria che la Reggina dovrá guadagnarsi con sacrifici e sofferenze, con un epilogo che probabilmente accarezzerá le ultime curve della stagione. Orgoglio e dignitá intanto sono stati restituiti al popolo amaranto, dopo mesi di bocconi amarissimi, mandati giú senza soluzione di continuitá. La prima soddisfazione (nella speranza /convinzione di averne un´altra al termine del campionato) é davanti allo specchio. La Reggina del 2015, secondo tempo di Messina a parte, si guarda senza riconoscerne la versione precedente. Smarrita, confusa e senza anima, la Reggina del 2014 é giá lontana, dimenticata. Cancellata da una squadra che vuole avvicinarsi maggiormente alla storia del club e ai suoi tratti distintivi. Il rinnovamento totale abbraccia anche valori simbolici, la separazione é netta grazie alle divise rinnovate due settimane fa: della vecchia versione, la nuova non vuole condividerne nemmeno la maglia…
Commenti